Bruxelles, 22 mag – Circa 150 giovani imprenditori, esponenti di spicco dell’economia e promotori di cambiamento socioeconomico del vicinato meridionale dell’Europa hanno definito le loro priorità più urgenti all’indirizzo dei responsabili politici della regione e dell’UE per superare gli ostacoli alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro. La Commissione europea ha organizzato una prima edizione di “EU MED means business – definire il futuro dell’imprenditorialità nel Sud”, il 21 e 22 maggio a Bruxelles, con eventi paralleli a Tunisi (Tunisia), Il Cairo (Egitto), Irdib (Giordania) e Rabat (Marocco).

I partecipanti hanno formulato raccomandazioni per i responsabili politici e hanno quindi votato per individuare le loro dodici principali priorità di azione in materia di investimenti, imprenditorialità e creazione di posti di lavoro. Tali raccomandazioni contribuiranno ad elaborare i futuri approcci dell’UE, ma saranno anche trasmessi ai responsabili politici della regione da parte della Commissione europea e tramite l’Unione per il Mediterraneo (UpM) e potranno essere aggiornate in futuro.

Johannes Hahn, Commissario per la Politica di vicinato e i negoziati di allargamento, ha dichiarato: “A seguito di animate discussioni con così tanti imprenditori creativi e di talento, in presenza di responsabili politici e istituzioni finanziarie, abbiamo ricevuto un chiaro elenco di azioni prioritarie. Si tratta di messaggi importanti per i responsabili politici in Europa, ma altrettanto importanti per i responsabili politici della regione. Utilizzeremo i risultati di questo evento nelle nostre interazioni con i governi e nelle prossime riunioni dell’Unione per il Mediterraneo”.

Il Commissario ha sottolineato il desiderio di proseguire le discussioni sulle priorità di azione affermando: “Nel corso del mio mandato di Commissario mi sono adoperato affinché il partenariato tra l’UE e il suo vicinato fosse incentrato sullo sviluppo socioeconomico. Migliorare le opportunità per le imprese e gli imprenditori è uno scenario vantaggioso per tutti: i giovani di entrambe le sponde del Mediterraneo hanno bisogno di opportunità economiche per poter costruire il proprio futuro. Tutti noi dobbiamo lavorare insieme e ascoltare coloro che stanno creando occupazione per la generazione che si affaccia al mondo del lavoro”.