Roma, 25 set – L’Italia è tra i sei paesi dell’Europa a 28 dove sono meno della metà i cittadini che ritengono che l’adesione alla Ue sia positiva. E’ quanto almeno emerge dal sondaggio dell’Eurobarometro post-elettorale commissionato dal Parlamento europeo a giugno e diffuso ieri.

In tutti gli Stati membri, è più probabile che gli intervistati considerino l’appartenenza all’Ue una “cosa positiva” piuttosto che una “cosa negativa”. In quattro paesi, oltre tre quarti degli intervistati si esprimono in modo positivo sull’Ue: Lussemburgo (83%), Irlanda (81%), Germania (79%) e Paesi Bassi (78%).

Vi sono però sei paesi in cui meno della metà degli intervistati considera positiva l’adesione del proprio paese all’Ue: Repubblica Ceca (36%), Italia (37%), Grecia (42%), Croazia (44%), Slovacchia (46%) e il Regno Unito (49%). E peraltro nel Regno Unito c’è anche la più alta percentuale di intervistati che vedono l’adesione all’Ue come una “cosa negativa” (28%).

Inoltre, mentre, secondo il sondaggio di Eurobarometro, è molto probabile che gli intervistati concordino sul fatto che la loro voce conta nell’Ue, in particolare in Svezia, Danimarca, Paesi Bassi e Germania (75%), questo è meno probabile in Lettonia, Grecia ed Estonia e, nelle fila degli scettici, si sono registrati aumenti anche tra gli italiani.