Roma, 26 nov – Ancora una novità per l’esame di maturità 2020: tra i requisiti di ammissione per la prova torna la partecipazione alle prove INVALSI (oltre allo svolgimento di attività di alternanza scuola-lavoro). E’ quanto stabilisce una circolare del Ministero dell’Istruzione inviata oggi ai dirigenti scolastici.

Con la legge Milleproroghe 2018 il precedente titolare del Miur, Marco Bussetti, aveva differito di un anno (all’1 settembre 2019) l’applicazione della norma sull’INVALSI – prevista dal Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 – esonerando così gli studenti che hanno fatto la maturità quest’anno.

Ora però, “non essendo intervenuto un ulteriore differimento annuale”, la circolare ricorda che “dovrà essere verificato, ai fini dell’ammissione dei candidati interni all’esame di Stato dell’a.s. 2019/2020, oltre al requisito della frequenza scolastica e del profitto scolastico, anche il requisito della partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alle prove a carattere nazionale predisposte dall’INVALSI e quello dello svolgimento delle attività programmate nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, secondo il monte ore previsto dall’indirizzo di studi”.

La circolare Miur conferma infine la reintroduzione del tema storico nella prima prova scritta (“almeno una delle tracce della tipologia B, analisi e produzione di un testo argomentativo, deve riguardare l’ambito storico”) e, per il colloquio orale, l’annullamento della procedura di assegnazione del materiale agli studenti tramite le buste da sorteggiare.