Roberto Mancini e gli Europei: tutto ebbe inizio con l’Under 21 di Azeglio Vicini

In questa prima fase di Euro 2020 nessuno ha fatto meglio di Roberto Mancini e della sua Italia. Il gruppo ottiene risultati ed è carico di entusiasmo e secondo Andrea Di Caro, vicedirettore della Gazzetta dello Sport, anche il successo con il Galles “porta con sé tanti aspetti positivi: tecnici, umani, statistici che accrescono l’autostima e uniscono ancora di più il compatto gruppo azzurro”.

La costruzione di un amore

Al momento Mancini è il “miglior ct dell’Europeo”, spiega De Caro: “Gli poniamo questa medaglia che può apparire prematura, avendo conquistato per ora solo gli ottavi”. Il motivo è che nessun altro ct “ha ereditato una situazione tanto drammatica”. “Una Nazionale fuori dal Mondiale, piena di polemiche, lontana dai tifosi”. Mancini ha saputo costruire “amore” intorno alla Nazionale e i risultati si vedono.

Tutti importanti

Spiega il vicedirettore della Gazzetta che il ct ha ricreato un “ambiente positivo, facendo scelte coraggiose, convocando anche giocatori non schierati nei club, riportando entusiasmo, brillantezza di gioco e risultati”. E “i sorrisi e gli abbracci con cui chi usciva salutava chi entrava fanno capire il clima che si respira”, tutti si sentono protagonisti e importanti per il raggiungimento dei risultati.

La mentalità

Anche il coro dei ragazzi che intonano “Notti Magiche” dopo la qualificazione, che rimbalza ora sui social network, è una testimonianza evidente di quanto sostiene De Caro. L’opinionista analizza le prime tre partite dell’Italia nel torneo continentale. “Questa Nazionale fa del gruppo la sua forza al di là di alcune individualità di grande livello”. E anche cambiando, continua De Caro, l’Italia ha mantenuto “la stessa mentalità di vincere e voglia di attaccare”. Ora ci sono gli ottavi: l’Italia non ha ancora finito di stupire e vuole dimostrarlo.