collovati azzurri

“L’ho vissuta come se stessi ancora in campo, con la maglia azzurra addosso”: Fulvio Collovati, Campione del Mondo nell’82 in Spagna con la Nazionale Italiana, 50 presenze e 3 gol in carriera con l’Italia, racconta a Postenews le sue emozioni per il trionfo europeo della squadra di Mancini. Un racconto sincero e appassionato, da parte di uno degli ex difensori azzurri più eleganti di sempre: “Ho vissuto il pre-gara come quando dovevo scendere il campo con la Nazionale – confida l’ex campione del Mondo – dunque cena leggera, niente alcolici e una concentrazione ferrea. Alla fine, mi sono emozionato in un modo incredibile. È come se fossi tornato indietro di 40 anni. Questo è un successo che può far bene a tutto il Paese”.

Fulvio, partiamo proprio da qui: il successo dell’Italia, dunque, come toccasana per tutto il Paese?

“Sì, ne sono convinto. È stato un periodo terribile, a causa di questa pandemia. Anche io e mia moglie abbiamo contratto il virus. Sono stati giorni di paura. Sono certo che questa vittoria rialzerà l’Italia. E ci darà un respiro, una positività incredibile”.

Così come per voi nell’82, anche questo trionfo della Nazionale a Wembley sembra aver messo in risalto il gruppo, il “fare squadra” tutti insieme.

“Non ci sono dubbi. Io trovo grandi analogie tra i due trionfi. Uno l’ho vissuto in prima persona. Devo dire che Roberto Mancini ha imparato molto da Bearzot che, non a caso, lo aveva fatto esordire in Nazionale. Un’Italia, quella di oggi come quella del Mundial spagnolo, dove a vincere è stato il gruppo, il collettivo. Nessuno si è mai lamentato. Niente gelosie. Tutti hanno sempre remato nella stessa direzione. Mi sono davvero rivisto in questi ragazzi eccezionali che hanno trionfato a Wembley”.

E del CT, testimonial di Poste Italiane, cosa puoi dirci?

“Roberto è stato grande. Sia davanti alla telecamera durante i vostri spot, sia in panchina, nel corso di questo Europeo. Ha fatto tornare a tutti il piacere, l’onore, il desiderio di vestire la maglia azzurra”.

Tu che l’hai portata addosso per tanti anni: cosa vuol dire scendere in campo e vincere con la maglia dell’Italia?

“Devo essere sincero: nel corso di una carriera, un calciatore può vincere scudetti e coppe, ma la soddisfazione che si prova quando vinci un Mondiale o un Europeo con la maglia azzurra è un qualcosa di speciale. È il mondo che ti guarda, è un palcoscenico e una maglia che ti fanno vivere emozioni mai provate prima”.

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