Il Centro di Smistamento di Villorba

Una superfice di 12.000 metri quadri, oltre 10.000 spedizioni movimentate al giorno, di cui circa 6.000 in arrivo e le restanti in partenza, 110 addetti: il nuovo Centro di Smistamento di Poste Italiane di Villorba, in provincia di Treviso, ha numeri da gigante. E per quello che rappresenta uno degli investimenti più importanti del gruppo Poste Italiane in Veneto, compiuto per rispondere all’imponente crescita dell’e-commerce, la giornata lavorativa inizia molto presto, alle 4 della mattina.

Fiore all’occhiello

“A quell’ora attraccano i mezzi che arrivano i nostri centri nazionali di smistamenti di Bologna, Milano e Padova”, spiega Stefano De Marchi, responsabile Centro Logistico SDA, che con orgoglio racconta il fiore all’occhiello dell’Hub, il suo gioiello tecnologico. Il nastro trasportatore convoglia le spedizioni all’interno della centralina dei barcode, dove i colli vengono identificati e instradati verso la loro destinazione”. Ma c’è di più: “Sempre all’interno di questa struttura, accade una cosa molto importante: i pacchi vengono pesati e fotografati su tre lati. Questo a garanzia del cliente, sia di chi spedisce che di chi riceve”.

Nel segno della modernità

La modernità del Centro di Smistamento di Villorba e l’alto livello tecnologico nell’espletamento di tutte le funzioni è ricordato anche da Cristian Stecca, Responsabile SDA Nord-Est. “Il nuovo centro risulta il centro più tecnologicamente avanzato dell’area, il più moderno – fa notare – L’area si configura con 12 filiali: gestiamo indicativamente 120.000 spedizioni al giorno con 1.300 operatori circa. Nello specifico, nell’ambito del Veneto, abbiamo sei filiali che sviluppano 70.000 spedizioni al giorno con 700 operatori circa impegnati”.

Impronta green

Un lavoro massiccio svolto senza dimenticare mai l’importanza della sostenibilità ambientale, centrale nel polo logistico trevigiano. L’Hub è infatti dotato dotato di un impianto fotovoltaico in grado di dimezzare i costi dell’energia elettrica e di abbattere drasticamente le emissioni di Co2. E se non bastasse, le attrezzature di ultima generazione permettono di raddoppiarne l’efficienza.

Qui sopra il servizio del TG Poste.