Hub di Bologna

Il nuovo maxi Hub di Landriano è solo l’ultimo grande passo compiuto da Poste Italiane nello smistamento postale. È infatti l’ultimo, in ordine temporale, dopo quelli di Bologna e Passo Corese, in provincia di Roma. Quello di Bologna, il primo in Italia, aveva avuto la sua inaugurazione il 16 luglio del 2019 con l’Amministratore Delegato, Matteo Del Fante, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Mattarella, l’Hub e Costner

All’inaugurazione dell’Hub di Poste, il Presidente della Repubblica aveva citato “L’uomo del giorno dopo”, film diretto e interpretato dal premio Oscar Kevin Costner che nella versione originale ha come titolo “The Postman”, per un ragionamento sull’evoluzione del sistema postale che quella pellicola, di stampo post-apocalittico, aveva in qualche modo proposto. “I passi del portalettere, la sua bicicletta, e poi, via via, gli strumenti sempre più moderni hanno accompagnato la vita quotidiana del nostro Paese – aveva detto Mattarella – E questa è una condizione che ha fatto sì che le Poste, insieme ad altri elementi, come la rete ferroviaria e stradale, connettesse il nostro Paese al suo interno. Naturalmente, le condizioni cambiano; cambiano le esigenze, la tecnologia progredisce, cambiano le condizioni sociali”.

La risposta degli Hub di Poste

“Cambiano quindi le esigenze e le richieste di servizi dei cittadini, degli utenti – aveva proseguito il Presidente – cambiano le risposte che Poste Italiane deve fornire ai propri utenti. Questa modernizzazione veloce, intensa, di cui questo Hub è un esempio e una manifestazione straordinariamente efficace, è un passaggio indispensabile per rendere sempre più efficace il rapporto con i cittadini del nostro Paese. Quello che è importante è che, nelle condizioni che mutano, venga mantenuta inalterata la missione di Poste Italiane. E questo avviene”.

Tecnologia di ultima generazione

La struttura logistica, costruita all’Interporto di Bologna su una superficie totale di 75 mila metri quadrati, l’equivalente di 10 campi da calcio, ospita 182 posizioni di carico con attracco diretto sui mezzi per permettere di caricare immediatamente i pacchi sull’automezzo, a monte e a valle del processo di smistamento. Sfrutta tecnologie all’avanguardia, tra le quali un sistema di robot di nuova generazione capaci di smistare 250mila pacchi al giorno, di cui 160mila di piccole dimensioni e 90mila di medie e grandi dimensioni.

Ecosostenibilità

Il nuovo hub di Poste a Bologna si pone anche come esempio del rispetto dei principi di sostenibilità promossi da Poste Italiane. Sulla copertura dell’impianto sono stati installati pannelli fotovoltaici che coprono una superficie di 5.500 metri quadrati e generano una quantità di elettricità superiore al fabbisogno energetico diurno, riducendo di 225 tonnellate le emissioni annue di CO2. La struttura ha ottenuto il livello “Gold” per la certificazione LEED, la certificazione energetica e di sostenibilità più diffusa al mondo.

Numeri da record a Passo Corese

Dopo quello di Bologna, lo scorso marzo è stato inaugurato un altro Hub a Passo Corese, in provincia di Roma. E con numeri da record: costruito in soli 12 mesi su una superficie totale di 52 mila metri quadrati (di cui circa 19 mila al coperto), all’interno del Centro Logistico sono 108 le posizioni di carico con attracco diretto sui mezzi per permettere di caricare immediatamente i pacchi sull’automezzo a monte e a valle del processo di smistamento.

Innovazione

L’impianto di Passo Corese è gestito da un sistema di smistamento principale innovativo e integrato che suddivide automaticamente i pacchi per destinazione e peso/volume, dalle buste e i piccoli pacchi fino ai colli extra-large. Il sistema è inoltre composto da quattro sottosistemi specializzati che ottimizzano i processi lavorativi incrementando la produttività delle operazioni. La capacità complessiva dell’impianto può raggiungere la lavorazione potenziale di 20mila pezzi all’ora su 547 “uscite” per sfruttare la capillarità unica della rete di Poste Italiane.

Sulla scia di Bologna

Anche Passo Corese, come Bologna, ha ottenuto il livello “Gold” per la certificazione LEED, la certificazione energetica degli edifici ecosostenibili più diffusa al mondo. Infatti, la copertura dell’impianto ha visto l’installazione di pannelli fotovoltaici che coprono una superficie di 2mila metri quadrati per ridurre i consumi energetici, un sistema di illuminazione a LED oltre all’utilizzo di contenitori riciclabili per ridurre il consumo di cartone e legno.