Pagamenti digitali: Federica e il record dell’ufficio postale di Grosso Canavese

A volte le sfide si possono vincere anche da soli. Per esempio, quella di riuscire a gestire come direttrice e unica addetta allo sportello un ufficio postale. È successo a Grosso Canavese, frazione del comune di Forno Canavese, 3.500 abitanti nella città metropolitana di Torino. Francesca Martin lo ha gestito talmente bene che oggi quella filiale di Poste Italiane è diventata da primato per i pagamenti digitali. La storia è raccontata dal quotidiano La Stampa.

Il primato “digitale”

Come riferisce l’articolo, oggi quell’ufficio, davanti a Palazzo Armano, uno storico edificio seicentesco, ha il record del maggior traffico di pagamenti digitali in tutto il torinese. Allo sportello dal 2014 c’è Francesca Martin che quando vi entrò per la prima volta dopo un concorso interno aveva alle spalle 26 anni di corse come portalettere e una breve esperienza allo sportello nelle sedi di Ciriè e Rivarolo.

Transizioni online

Dopo sette anni è arrivato questo record, che lei racconta al quotidiano torinese: “Hanno iniziato i più giovani per i quali è anche più naturale effettuare le transazioni online per il ritiro dei pacchi. Poi, un po’ per volta, ho cercato di convincere anche i più adulti che hanno iniziato e ora continuano con PostePay Standard ed Evolution. Anche perché, soprattutto in seguito alla pandemia, molti clienti preferiscono toccare meno soldi contanti e affidarsi alle transazioni digitali, scaricando un’app e inquadrando il Qr code per pagare F24 e bollettini”.

Clienti “da fuori”

Questa efficienza dello sportello di Grosso Canavese ha portato ad un picco di clienti, arrivati anche dai paesi vicini: “Tutto questo mi gratifica – spiega la direttrice – Vedo infatti che molti clienti ritornano”.

Boom di transazioni digitali

L’articolo ricorda come il boom delle transazioni digitali (+10%), soprattutto per lo e-commerce (+60%), abbia fatto crescere nel 2020 anche il fatturato di PostePay, arrivato a 737 milioni di euro. Secondo i dati, il 75% degli Under 30 ha una carta di pagamento di Poste Italiane ed è a loro che l’azienda sta pensando attraverso app speciali. L’Ad Matteo Del Fante ha già assicurato comunque che gli sportelli resteranno: “Soltanto le aziende che garantiscono la loro presenza fisica sul territorio possono avere un ruolo attivo nella digitalizzazione del Paese – ha sottolineato – Perché il digital divide tra generazioni continuerà per molti anni, e dunque non si potrà fare a meno dell’infrastruttura fisica”.