Terapia del sorriso in corsia: Poste sostiene il progetto “Nasi Rossi”

Poste Italiane sostiene il progetto “Nasi rossi”, che regala un sorriso ai bambini affetti da gravi patologie. Si tratta di un’iniziativa promossa dall’associazione Andrea Tudisco.

L’associazione e il progetto

L’associazione Andrea Tudisco Onlus è nata nel 1997 per iniziativa dei genitori di Andrea, morto cinque anni prima per una leucemia linfoblastica, per dare sostegno e supporto ai bambini affetti da gravi patologie e alle loro famiglie, costrette a trasferirsi a Roma per curarsi. Poste Italiane ha scelto di schierarsi al fianco dei suoi progetti, primo fra tutti quello dei clown dottori denominato “Nasi Rossi”, che dona ai bambini un momento di sfogo, attraverso il gioco, l’empatia e l’allegria.

Clownterapia grazie a Poste Italiane

Proprio Poste Italiane è al centro di uno dei progetti più recenti, come racconta nel servizio la presidente dell’associazione Fiorella Tosoni: “Quest’anno Poste Italiane ci sostiene nel poter organizzare una volta a settimana per tre ore un servizio di clownterapia per i bambini delle nostre case di accoglienza. Questo è molto importante, perché i bambini possono divertirsi e ritrovare quella dimensione di quotidianità nel gioco di cui dovrebbe essere fatta la loro vita e così trasformare le impressioni negative in energia positiva. Questo vale ovviamente anche per le famiglie”.

L’impegno economico di Poste

L’associazione conta sei residenze a Roma, colorate e accoglienti, immerse nel verde, dove anche le famiglie più bisognose possono vivere dignitosamente il periodo di cura dei loro bambini. L’impegno di Poste Italiane è stato ingente: nel 2015 ha infatti adottato una delle case e inoltre ha contribuito economicamente alla realizzazione del tetto della residenza principale, la “Casa di Andrea”, oltre ad aver sostenuto un percorso di orientamento per nuclei familiari fragili.

Il “lavoro” dei clown

“Noi siamo artisti delle sfumature: vediamo tanti colori, ma anche il bianco e il nero e cerchiamo di mescolarli insieme ai bambini”, racconta Iacopo Scascitelli.

Qui sopra, il servizio del TG Poste.