La Presidente Farina: vicini alle donne ucraine, l’impegno di Poste per un mondo più giusto

Di seguito il messaggio della Presidente del Gruppo Poste Italiane affidato alle telecamere del TG Poste, in occasione della Giornata Internazionale della Donna.

Parlare in questo 8 marzo non è facile. Da donna ho la certezza che l’occasione che ci riunisce è davvero molto importante. Ma non mi è possibile ignorare la tragedia che si consuma intorno a noi. Ciò che sta accadendo in Ucraina impone una riflessione: le immagini di donne costrette a fuggire, ad abbandonare fino a quella che poco prima era la loro casa, ci lasciano senza parole e ci ricordano come siano spesso le donne ad essere le più colpite dalla follia e dalla violenza della guerra.

Le immagini della guerra

Madri, sorelle e figlie sono costrette ad allontanarsi dai propri mariti, fratelli, padri, donne in fuga dalla loro terra, spesso accompagnate da bambini o anziani e minacciate da ogni tipo di violenza. Le donne, però, sono sempre capaci di grandi atti di forza e di umanità. Le donne ucraine sfamano i soldati russi, le donne polacche lasciano su binari di una stazione passeggini e coperte per le madri ucraine in fuga dalla guerra. E le donne italiane aprono le loro braccia ad altro dolore, asciugano lacrime, ascoltano in silenzio, confortano visi distrutti dalla stanchezza. L’esempio di queste donne ci ricorda che non possiamo né dobbiamo fermarci, che la speranza e la forza sono soprattutto qualità femminili. L’8 marzo rappresenta un’occasione per confrontarci sulla condizione femminile, per registrare i progressi e per riflettere e individuare le migliori soluzioni rispetto agli aspetti ancora critici.

Donne protagoniste

Nel corso della storia noi donne siamo state protagoniste di importanti rivoluzioni sociali e culturali, e spesso prodromici al cambiamento. Siamo più inclini al dialogo, possiamo dirlo, e al confronto e abbiamo sempre contribuito a cogliere il valore universale della diversità, della solidarietà e della condivisione. Tutti gli indicatori concordano sul dato che il progresso economico e sociale di un paese marcia di pari passo con lo sviluppo dell’occupazione femminile che, come sappiamo, tuttora non è ai giusti livelli. Sulla base di questa consapevolezza, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha inserito la parità di genere tra gli obiettivi prioritari dell’Agenda 2030, richiamando anche il nostro Paese a un forte impegno, tanto sul fronte dell’azione interna quanto su quello dell’attività di sensibilizzazione e di cooperazione. In Italia l’apporto delle donne alla crescita civile, culturale, sociale ed economica è stato fondamentale, ma ancora oggi sussistono condizioni di disparità che spesso ci penalizzano. Penalizzando l’intera società.

I numeri di Poste

Ancora oggi sul mercato del lavoro, le condizioni delle donne italiane sono a volte critiche e il tasso di occupazione femminile non soddisfacente. È nostro compito rimuovere questi ostacoli che costituiscono impedimenti al pieno sviluppo dell’intera società. Ed è nostro dovere cominciare a farlo partendo dalla realtà in cui operiamo ogni giorno. Poste Italiane riconosce la propria responsabilità nella creazione di valore sostenibile per le comunità in cui viviamo ed essere sostenibili significa aver definito una chiara strategia sulle tematiche ESG, integrandola in maniera strutturale negli obiettivi definiti anche nel piano 2024 Sustain & Innovate. In Poste Italiane, ormai da tre anni, le politiche di parità di genere e la trasparenza sono premiate con il Gender Equality Index, il principale indice internazionale di riferimento, che valuta la qualità delle iniziative aziendali su questi temi. Nell’ultimo anno abbiamo ulteriormente migliorato il nostro risultato rispetto all’anno scorso, ottenendo una valutazione superiore al punteggio medio delle società valutate all’interno di questo indice. Leadership femminile e valorizzazione dei talenti, parità salariale e cultura inclusiva, politiche per la prevenzione e il contrasto alle molestie sessuali, riconoscibilità come brand che promuove la parità di genere: questi sono i parametri che guidano la nostra progettualità presente e futura. Ma il raggiungimento della parità di genere non è soltanto un obiettivo economico e sociale: è anche e soprattutto una grande questione culturale ed educativa. Poste Italiane si impegna costantemente a sostenere le donne, che ricordo essere il 54% delle nostre risorse umane, e lo fa sia nella fase di approccio al lavoro che nella formazione e nei percorsi di sviluppo.

Protezione e reinserimento

Siamo molto attenti alle esigenze delle nostre madri, nonché, più in generale, ad ogni aspetto che possa sempre più conciliare il lavoro con la vita familiare. Viva e vigile è anche la nostra attenzione ai fenomeni di violenza contro le donne. Secondo l’Onu, questa è ancora una delle più grandi e diffuse violazione dei diritti umani. Non possiamo continuare ad assistere alla violenza nelle case e nelle strade senza far nulla. Per questa ragione Poste Italiane prosegue con il suo impegno per le donne vittime di violenza e per la valorizzazione della loro inclusione sociale, attraverso il progetto “Autonomia abitativa donne vittime di violenza”. E lo fa in continuità con l’iniziativa di inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza: Poste ha rilanciato il proprio intento per i prossimi anni su questi temi, finanziando interamente questo progetto sperimentale e attestando un primato tra le aziende nel panorama italiano della sostenibilità sociale.

Il progetto per l’autonomia abitativa

A fronte dell’emergenza e delle difficili conseguenze che la pandemia ha avuto sulle donne vittime di violenza e data la disponibilità di alloggi residenziali e relative pertinenza di proprietà, Poste Italiane ha destinato su tutto il territorio nazionale, 10 alloggi all’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza, delle loro figlie e figli minori, che si trovino in condizione di particolare disagio economico. Una quota del 25% dei percorsi, circa 15 per anno, potrà essere destinata, laddove presenti, a donne vittime di violenza, dipendenti di Poste: sono 9 le regioni coinvolte. Per l’avvio del progetto ha svolto un ruolo chiave il consolidamento della partnership con le associazioni che selezioneranno le donne attivando i loro percorsi di autonomia abitativa. Saranno ben 200 le donne che in cinque anni troveranno un alloggio attraverso questo importante progetto di Poste. Superare gli squilibri e le condizioni di sfruttamento, liberare la società da barriere e pregiudizi, fermare le violenze sulle donne: sono le premesse per continuare a progettare insieme un mondo più giusto di donne e di uomini liberi. Un mondo che forse oggi ci appare più lontano di ieri e, proprio per questo, ciascuno di noi è chiamato a contribuire ancora di più alla sua costruzione. Desidero salutarvi con un sincero pensiero alla pace e con la speranza che ci si arrivi al più presto possibile.

Qui sopra, il videomessaggio della Presidente Maria Bianca Farina al TG Poste