Sostenibilità e finanza: l’approccio di Poste Italiane negli anni

Il modo in cui le aziende si rapportano con gli investitori, negli ultimi anni, è cambiato molto. Gli investitori, grandi o piccoli che siano, sono più attenti ai temi della sostenibilità rispetto al passato, e questo ha portato ad un mutamento nel mondo della finanza. Poste Italiane è riuscita da subito a venire incontro alle nuove esigenze del mercato, come è stato spiegato da Massimiliano Raimondo Riggi, Head of Investor Relations and Business Insight di Poste Italiane, intervenuto durante il salone della CSR e dell’Innovazione Sociale.

Il business di Poste

Ad esser cambiato non è solo il modo di fare business di Poste Italiane, da sempre attenta alla sostenibilità, ma le modalità di comunicazione. La sfida è stata capire quali erano le modalità e i temi da comunicare in maniera strutturata: per fare questo Poste ha creato un multi-stakeholder forum, per identificare delle tematiche prioritarie. Dal punto di vista interno, Poste ha anche sviluppato una task force dedicata alle tematiche ESG: qui lavorano insieme rappresentanti dell’area di Governance, esperti HR che si occupano della remunerazione, un rappresentante dell’area di risk management che si occupa proprio della redazione dei bilanci integrati in senso stretto, oltre ovviamente a coloro che si occupano dei rapporti con gli investitori.

Un continuo work in progress

Il percorso di miglioramento nel campo della sostenibilità è continuo. Ogni anno le problematiche si rendono sempre più complesse e, allo stesso tempo, si ha a che fare con cambiamenti di mercato, nuove politiche o incentivi. Inoltre, cambiano le necessità degli investitori e degli stakeholder, e per questo fondamentale è il funzionamento del multi-forum. Lo scopo di Poste Italiane e delle sue persone, quindi, è quello di seguire sempre l’evoluzione dei bisogni dei clienti e degli stakeholder nel tempo, tenendo conto che quello verso la sostenibilità è un cammino continuo.