La nostra grande bellezza: completato il restauro dello storico Palazzo delle Poste di Rimini

Cento facciate”, l’iniziativa di Poste Italiane pensata per favorire il recupero e restauro delle facciate esterne di cento edifici di proprietà dell’Azienda in tutta Italia fa tappa a Rimini. L’edificio di piazza Alberto Marvelli rappresenta uno dei primi Palazzi ad essere ristrutturato quest’anno nell’ambito di questo progetto. I lavori, iniziati gennaio e terminati in primavera, hanno interessato i prospetti esterni dell’edificio storico al fine di restituirgli l’originale bellezza architettonica; in particolar modo l’intervento ha interessato la manutenzione ordinaria e il risanamento conservativo senza modificare l’assetto dell’immobile e il suo pregio storico artistico.

Riqualificazione dell’area

L’intervento non ha interferito con l’operatività dell’Ufficio Postale che ha continuato a garantire i consueti servizi ai cittadini. L’edificio si trova in quella che fino al 2004 era chiamata Piazza Tripoli, oggi Piazza Alberto Marvelli, principale piazza di Marina Centro, dove nel lato sud si trovano due edifici simmetrici che chiudono la piazza formando un emiciclo, risalenti al 1929 su progetto del geometra dell’ufficio tecnico comunale Giuseppe Maioli, e fulcro di un intervento urbanistico volto alla riqualificazione architettonica dell’area.

Punto di riferimento

Nell’anno in cui Poste Italiane celebra i suoi 160 anni, i suoi Palazzi continuano a rappresentare un punto di riferimento sul territorio nazionale e ad essere un simbolo della bellezza architettonica e della storia d’Italia. Il complesso di Rimini, oggi come ieri, è emblema di un’epoca e ricopre un ruolo di indiscutibile testimonianza storica e di maestosa autorevolezza.

Opere d’autore

I Palazzi di Poste Italiane spesso sono opere d’autore, nelle loro più diverse declinazioni artistiche e strutturali hanno rappresentato negli anni la trasformazione che il nostro Paese ha vissuto tra la fine dell’Ottocento e il secondo dopo guerra. Anche dal punto di vista della cultura architettonica hanno contribuito a delineare il contorno di una inedita modernità: soprattutto dagli anni ‘30 del Novecento, nel segno dello stile razionalista. Senza dimenticare l’importante ruolo sociale che hanno rappresentato per tutte le generazioni e in ogni epoca.

Storia e architettura

La confluenza dell’importante rettifilo di viale Tripoli, affacciato sulla spiaggia era caratterizzato da elementi architettonici conservati parzialmente. Il viale si biforcava in due bracci laterali con andamento curvilineo e l’andamento dell’area era accompagnato dai due edifici in muratura e disposti a pianta semicircolare tanto da formare un’esedra. Al centro della piazza un tempo c’era una fontana triangolare, oggi documentata solo osservando il progetto e tramite alcune cartoline degli anni trenta. Nel progetto della piazza, il tecnico Maioli aveva manifestato una tipologia stilistica più eclettica inserendo i due corpi edilizi disposti sul lato interno della piazza che la definiscono con una doppia presenza di archi (undici per ogni immobile) e queste arcate avevano come obiettivo quello di assolvere la funzione di collegamento tra i due viali.

I lavori

Il complesso negli ultimi anni è stato sottoposto a tutela da parte del Ministero dei Beni Culturali. L’intervento di Poste Italiane ha riguardato la pulitura delle facciate e il ripristino di alcuni elementi architettonici al fine di garantire l’integrità e la bellezza originaria dell’immobile. Dopo aver verificato la stabilità degli intonaci, delle cornici e di tutti i manufatti sporgenti presenti sull’intera superficie della facciata, rimuovendo le parti deteriorate degli intonaci e dei cornicioni si è provveduto a lavare le pareti al fine di eliminare eventuali residui e muffe presenti. Le parti mancanti sono state ricostruite mediante malte idonee. Infine, per maggiore protezione della facciata, si è passati alla tinteggiatura tramite pittura a base di resina siliconica in dispersione acquosa e ad alta traspirabilità e idrorepellenza tramite l’applicazione di un primer sempre a base di resine siliconiche. Anche la copertura è stata protagonista di un restauro provvedendo alla sostituzione dei pluviali esistenti.

Gli altri interventi

L’intervento di ristrutturazione di Rimini segue i quaranta già effettuati su tutto il territorio nazionale. Tra il 2022 e il 2023 sono in programma, in Emilia Romagna, altri interventi nelle sedi di Fiorenzuola D’Arda (PC), Forlì e Imola. Il progetto “Cento Facciate” si concluderà alla fine del 2023 con il restauro di cento immobili fra palazzi storici e sedi direzionali.