La nostra grande bellezza: il Palazzo delle Poste di Brescia torna al suo antico splendore

I palazzi di Poste Italiane sono un patrimonio storico e architettonico importanti, per la firma degli architetti che li hanno realizzati o per i capolavori che contengono. Non fa eccezione quello di Brescia. Il palazzo di Poste Italiane in piazza Vittoria – uno dei 100 presenti sul territorio nazionale – come riferisce Brescia Oggi, è stato appena ristrutturato ed in questi giorni sono cominciati i lavori di smantellamento delle impalcature che hanno permesso gli interventi di recupero e di restauro dei prospetti esterni dell’edificio, che ha 91 anni di storia.

“Cento facciate” nella città lombarda

La riqualificazione, promossa da Poste Italiane, si inserisce nel progetto “Cento facciate”, nato per favorire il restyling delle facciate esterne di 100 edifici dislocati su tutto il territorio nazionale di proprietà della società. Le prime fasi d’opera erano iniziate nelle prime settimane di novembre con l’installazione dei ponteggi lungo il muro laterale di via della Posta e successivamente della facciata principale. Un intervento conservativo importante che non ha però interferito con l’operatività dell’ufficio postale, e sono sempre stati garantiti i servizi ai cittadini. I lavori si sono conclusi in tempo, entro il 2022, anno in cui Poste Italiane ha celebrato i 160 anni di storia.

La lunga storia del Palazzo bresciano

La storia del Palazzo delle Poste di Brescia affonda le sue radici negli anni ’20 del ’900, quando il regime fascista immaginò la città come un luogo simbolo del suo potere. “Per questo motivo – si legge – venne deciso di radere al suolo il quartiere delle Peschiere, così da lasciare spazio ad una piazza ispirata ai canoni dell’architettura razionalista. Nel 1929, dopo l’esproprio di circa 200 fabbricati e il trasferimento in periferia di 3.000 residenti, iniziarono le demolizioni e la ricostruzione. E dopo anni di lavori il monumentale edificio fu inaugurato nel 1932 su progetto dell’architetto e urbanista romano Marcello Piacentini con un investimento di ben 5,5 milioni di lire”.

Marmo pregiato, ma non solo

Caratteristica centrale dell’edificio è certamente la facciata monumentale, che l’articolo definisce “quasi imperiosa, caratterizzata da una fila di pilastri di marmo levigato a strisce orizzontali chiare e scure, dalla bicromia bianco-ocra del rivestimento e dagli imponenti pilastri di basamento e dai capitelli, sormontati da un architrave con fregi classicisti. Imponente ed essenziale il Palazzo delle Poste di Brescia spicca perla sua grandiosa bellezza e chiude il colpo d’occhio della geometrica piazza della Vittoria”. Anche questo palazzo, a suo modo, racconta la trasformazione del Paese fra la fine dell’Ottocento e il dopoguerra. E da quando è stato edificato, conclude l’articolo: “non ha mai smesso di assolvere il suo compito, fornendo un servizio all’intera città”.