Poste e la sostenibilità: installati nel Bolognese i primi sistemi fotovoltaici

Poste Italiane prosegue con i suoi interventi volti a raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette di anidride carbonica entro il 2030, previsto dal piano strategico 2024 Sustain & Innovate. Nel bolognese, nello specifico nella sede di Molinella e Castel Maggiore, sono attivi infatti dei sistemi fotovoltaici, che rientrano nel piano di installazioni sulle coperture degli edifici di Poste Italiane dislocati su tutto il territorio nazionale.

L’energia dei sistemi fotovoltaici

La capacità dei sistemi fotovoltaici installati è pari a 15,70 KW per Molinella e 16.43 KW per Castel Maggiore. L’installazione di questi pannelli fotovoltaici fa parte di un progetto più ampio che prevede l’installazione di impianti con una potenza media di circa 50kWp su alcuni edifici bolognesi per un perimetro di potenza complessiva pari a circa 19MWp, intervenendo su siti di medie e grandi dimensioni, tra cui anche alcuni Centri di Meccanizzazione Postale. Il numero dei pannelli installato è specifico per ogni impianto, nel rispetto della taglia degli immobili e delle caratteristiche tecniche.

Poste Italiane e la sostenibilità

“A conferma della rilevanza dei temi ambientali per la nostra strategia, Poste Italiane diventerà un’azienda a zero emissioni nette entro il 2030 – aveva ricordato l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante in occasione della presentazione del piano strategico “24 S.I.” – l’impegno che abbiamo assunto per la sostenibilità e l’innovazione è un supporto importante per raggiungere gli obiettivi del Paese e dell’Europa per una ripresa economica sostenibile, in linea con quanto programmato nel Recovery Plan”.

Il piano dell’azienda

In totale Poste prevede un investimento complessivo pari a circa 31,5 milioni di euro per il periodo 2021-2030. Il piano di efficientamento energetico già a fine 2023 dovrebbe portare all’avvio di impianti che consentirebbero di coprire circa il 5% del fabbisogno energetico di Poste Italiane. Tutti gli impianti sono infatti concepiti con il principio dell’autoconsumo diurno; quindi, sono dimensionati in modo da ridurre i consumi del sito e da non immettere energia in rete se non nei giorni di chiusura.