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Avanza il progetto Polis di Poste Italiane, volto a trasformare gli uffici postali dei piccoli comuni in vere e proprie case digitali nelle quali i cittadini possono usufruire di numerosi e svariati servizi anche della Pubblica amministrazione. Il progetto arriva anche nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte. Ne riferisce il dorso locale della Stampa.

I numeri di Poste nel VCO

Nella provincia sono 85 gli uffici postali (a fronte di 74 comuni) e 31 gli Atm. Di 176 impiegati – tra operatori di sportello e consulenti finanziari – 24 sono nuovi inserimenti del 2022 e altri 20 si aggiungeranno entro fine anno. Il 70 per cento è donna. Tra i direttori di uffici postali il 67 percento è femminile mentre il personale under 40 anni è quasi il 40 percento.

L’impegno per territori e digitale

Massimo Sismondini è dal luglio 2022 direttore “mercato privati” degli uffici postali del Vco di Poste italiane. È lui a tracciare un quadro della situazione rispondendo alle paure dei cittadini circa possibili chiusure: “Come ha dichiarato l’amministratore delegato di Poste italiane Matteo Del Fante, la politica dell’azienda è mantenere gli uffici anche in luoghi marginali. Nel Vco negli ultimi 10 anni, e oltre, non c’è stata alcuna chiusura: sono stati tutti mantenuti. Anzi, c’è stato un potenziamento con Atm che permettono di accedere in autonomia ai servizi. L’unico punto chiuso è stato Carciano, ma aveva carattere aziendale. Nessun comune del Vco è scoperto e a distanze equilibrate il cliente può contare, anche nei centri più piccoli, su uffici postali aperti a giorni quantomeno alterni, se non consecutivi”, sottolinea. Certamente, se gli sportelli rimangono un punto di riferimento, anche nel Verbano avanza, come nel resto d’Italia, il processo di digitalizzazione di Poste Italiane. Ma sempre col cittadino al centro: “L’impostazione degli uffici postali è volta all’assistenza: l’operatore affianca chi ha bisogno nell’avvicinarsi alle nuove tecnologie. Ad esempio, mostra come scaricare la App e come utilizzarla. Spieghiamo i servizi più vantaggiosi come il ‘salta code’ che permette di prenotare l’appuntamento allo sportello scegliendo giorno e ora”, aggiunge Sismondini.

I nuovi uffici postali del Piemonte

Il Progetto Polis è la chiave per un territorio dove quasi tutti i comuni sono sotto i 15.000 abitanti. Sismondini fa il punto: “Gli uffici ammodernati sono due: Quarna Sotto e Seppiana. A novembre altri due, uno in valle Vigezzo e l’altro sulla collina del Verbano. Entro il primo trimestre 2024 ci saranno interventi su ulteriori 12 ed entro il 2026 si arriverà a tutti i 69 del Vco coinvolti. Se la metratura degli spazi lo permetterà installeremo anche nuovi Atm: in alcuni comuni c’è solo questo sistema di accesso ai servizi, ma permette di fare tutto, pagamenti inclusi. Con ‘Polis’ attiveremo in ogni ufficio postale una “casa dei servizi digitali” inclusi quelli dell’Inps e della pubblica amministrazione come certificati previdenziali, giudiziari, anagrafici. Un’area self permetterà al cliente di accedere ai servizi 24 ore su 24”. Un altro servizio chiave per il territorio è il Punto Poste Casa e Famiglia. Sismondini ne spiega l’importanza: “Si tratta di un supporto e una assistenza al cliente per ora attivi a Domodossola e Omegna. È un’accoglienza che indirizza chi entra da noi verso il servizio di cui necessita: spedizione, assicurativi e finanziari, telefonia, energia, luce e gas. A Domodossola c’è da quasi un anno, a Omegna dall’estate scorsa”. Nel territorio crescono poi anche i locker, per inviare e ricevere pacchi 24 ore su 24 ma anche fare bonifici e resi. Il primo è previsto ad Omegna ma in una terra a forte vocazione turistica il servizio viene potenziato d’estate: “In Valle Vigezzo ed a Stresa, per esempio – spiega Sismondini – A Macugnaga invece l’ufficio è sempre aperto tutti i giorni mentre Formazza sarà dotato entro il primo trimestre 2024 di un nuovo Atm”.

Gli annulli filatelici speciali

Un modo per stare vicino ai territori è anche emettere annulli filatelici per occasioni importanti. Nel territorio Poste Italiane ha realizzato quello per la Casa del Profumo a Santa Maria Maggiore, il raduno degli spazzacamini e quello il 25 novembre per il centenario della Ferrovia Vigezzina-Centovalli: “Ogni comune – ricorda Sismondini – o azienda, può fare richiesta: l’iter è di circa un anno”.