Roma, 1 apr – Oltre 600 milioni di euro ogni anno stanziati dalle banche in Italia tra il 2007 al 2018, per garantire alla clientela filiali ancora più sicure, adottando misure di protezione più moderne ed efficaci e realizzando attività di formazione ai propri dipendenti.

I risultati sono più che positivi, spiega l’Abi in una nota, anche grazie alla sempre più stretta collaborazione tra banche, Prefetture e Forze dell’Ordine, sancita dal Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità. Tra il 2007 al 2018, infatti, le rapine allo sportello sono diminuite del 92%, passando dalle 3.364 del 2007 alle 264 del 2018.

Il trend positivo registrato dal 2007 al 2018 è anche il risultato di una continua revisione e adeguamento dei contenuti del Protocollo d’Intesa, con l’obiettivo di rappresentare al meglio il ruolo delle banche nello sviluppo della cultura della sicurezza nelle comunità in cui operano, attraverso Ossif (il Centro di Ricerca dell’Abi, Osservatorio per la Sicurezza Anticrimine).
La crescita del livello di sicurezza è un elemento importante per consentire uno sviluppo economico stabile e sostenibile nel tempo.

In questa prospettiva, prosegue l’Abi, nella più recente versione, l’ambito di applicazione dell’Accordo è stato esteso agli atti vandalici e terroristici e alle aggressioni al personale non a scopo predatorio, contribuendo così al rafforzamento della sicurezza del Paese.

Più informazione e formazione per la sicurezza delle filiali e dei clienti anche attraverso la “Guida alla sicurezza per gli operatori di sportello”, realizzata da OSSIF in collaborazione con il Ministero dell’Interno e le Prefetture.
La Guida Antirapina è diventata negli anni un significativo punto di riferimento per chi opera ogni giorno nelle filiali bancarie: una sorta di vademecum su come comportarsi durante le rapine, ma anche indicazioni utili per prevenirle.