Roma, 17 mag – Pesanti multe dell’Antitrus europeo a 5 grandi banche internazionali, ritenute facenti parte di un cartello sul cambi valutari. Complessivamente, secondo quanto riporta un comunicato della Commissione europea, sono state comminate sanzioni per 1,07 miliardi di euro, ripartite tra Barclays, Rbs, Citigroup, JPMorgan e Mufg, mentre Ubs è stata esentata dal pagamento di multe (che nel suo caso avrebbero raggiunto 285 milioni di euro) in quanto ha denunciato le pratiche poi giudicate illecite.

I cartelli in realtà erano due – battezzati “Three Way Banana Split” e “Essex Express” – e riguardavano gli scambi di 11 divise: euro, dollaro, sterlina britannica, yen, franco svizzero, dollaro canadese, dollaro australiano, dollaro neozelandese, corona danese, corona svedese e corona norvegese.

Cartelli al passo con i tempi, visto che buona parte delle condotte giudicate irregolari avvenivano su chatroom ristrette a cui partecipavano i trader, che tuttavia si conoscevano direttamente. Una delle due chatroom infatti era ispirata a coloro che si ritrovavano sul treno che dalla zona residenziale di Essex portava gli operatori ogni giorno alla City finanziaria (Essex Express appunto).

In queste stanze virtuali, durante la giornata di contrattazioni, i partecipanti si scambiavano informazioni su ordini dei clienti, volumi, valute coinvolte, anche su quali
clienti specifici si posizionavano su determinate operazioni; sullo spread tra domanda e offerta; sulle posizioni aperte a rischio e le valute che servivano a ricoprirle e su altri
dettagli delle loro strategie di trading.

Secondo Bruxelles queste informazioni consentivano ai partecipanti al cartello di effettuare operazioni in una posizione di vantaggio, anche sulle tempistiche. E
occasionalmente questo ha consentito anche di sfruttare opportunità di coordinamento, ad esempio tramite la tecnica dello “standing down” che consisteva nell’astenersi dall’effettuare operazioni che interferissero con quelli di altri trader della chatroom.

“Privati e aziende dipendono dalle banche per scambiare valute e effettuare operazioni in Paesi esteri. Le attività forex spot sono uno dei maggiori mercati mondiali, con miliardi di euro i volumi ogni giorno – ha commentato la commissaria responsabile della concorrenza, Margrethe Vestager -. Oggi mandiamo un chiaro messaggio sul fatto che non tollereremo comportamenti collusivi in alcun settore dei mercati finanziari”. L’indagine dell’Ue è stata avviata nel 2013.