Milano, 6 giu – Con la svolta dell’era 4.0 cambiano i contenuti e le modalità di apprendimento nel campo della formazione. E’ boom di soft skill ossia competenze trasversali, e-learning e metodi digital.
Lo rileva l’ultima ricerca Aidp (l’Associazione Italiana per la Direzione del Personale), sulle trasformazioni in atto nei processi di formazione nelle aziende condotta su un campione di 178 aziende aderenti all’associazione attraverso il coinvolgimento prevalente di figure in ambito risorse umane. L’indagine è stata svolta sia in modalità quantitativa che attraverso interviste approfondite con i responsabili di strutture formative di grandi aziende. Il 65% del campione è composto da grandi aziende sopra i 250 dipendenti e con fatturato sopra i 50 milioni di euro.
Secondo l’indagine, l’86% delle aziende del campione eroga formazione manageriale ai propri dipendenti e il 12% la eroga anche all’esterno e a non dipendenti. Il 95% delle aziende eroga formazione, inoltre, di natura tecnico professionale estesa anche ai non dipendenti (36%). La modalità principale di erogazione avviene attraverso la funzione o dipartimento formazione attraverso propri servizi dedicati mentre il 18% delle aziende coinvolte ha una Academy aziendale. Più del 16% delle aziende, invece, esternalizza le attività formative appoggiandosi o ad associazioni di categoria o a fornitori esterni. Prevale nettamente, quindi, la formazione “fatta in casa”. Stanno diventando sempre più frequenti, inoltre, lo sviluppo di partnership con Università o Business School.
Per quanto riguarda i principali contenuti della formazione aziendale, la sicurezza sul lavoro la fa ancora da padrona con il 75% dei corsi. Seguono le soft skill, (65%) ossia le competenze trasversali dette anche competenze umane (capacità di lavorare in gruppo, spirito di sacrificio, senso del dovere, autonomia, negoziazione, comunicazione efficace e cosi via) che stanno registrando una crescita notevole nel percorsi di formazione interna. Subito dopo le lingue straniere (54%) e temi specifici dei singoli settori (39%). Seppure la formazione in aula con il coinvolgimento attivo dei dipendenti è ancora molto utilizzata l’e-learning sta crescendo in modo esponenziale: è adottato nel 52% dei casi. Crescono metodologie di formazione legate alla gamification e alla tecnica esperenziale, oltre all’utilizzo di webseries ed episodi integrate a piattaforme online. Si affermano nuovi attori come il virtual coach. L’indagine dedica poi un focus alle Academy aziendali, che segnano un trend di crescita importante e stanno evolvendo verso Academy Online.
“La formazione 4.0 è il principale tema di svolta per cogliere tutte le opportunità che la IV rivoluzione industriale potrà offrire”, ha affermato Isabella Covili Faggioli, presidente nazionale Aidp, che riunisce oltre 3.000 Soci e che quest’anno riunisce il proprio Congresso nazionale il 7 e l8 giugno ad Assisi. “Possiamo affermare con certezza – ha proseguito – che senza formazione e competenze innovative non saremo in grado nel medio periodo di realizzare le indispensabili precondizioni per lo sviluppo virtuoso della nuova economia digitale e cognitiva. Le aziende, come dimostra la nostra ricerca, ne sono consapevoli ma dobbiamo costruire quelle indispensabili infrastrutture di sistema che favoriscono la crescita della formazione 4.0 in una prospettiva collaborativa e integrativa tra intelligenza umana e intelligenza artificiale”.