Roma, 24 giu – Sono state individuate 37 strutture potenzialmente pericolose per l’Orso bruno marsicano in 16 Comuni del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm): si tratta di vasche, pozzi e serbatoi censiti dal Servizio di sorveglianza nell’area del Parco e nella Zona di Protezione Esterna.

Un pozzo incustodito è ad Anversa degli Abruzzi, dove però l’Oasi Wwf Gole del Sagittario sta già provvedendo ad apporvi una griglia di sicurezza con i fondi del progetto “Orso 2X50” ed un altro pozzo è stato individuato ad Ortona dei Marsi, dove sarà operato un analogo intervento.

Il controllo sulle strutture pericolose si è reso necessario dopo che, nel novembre 2018, un’orsa e due cuccioli erano annegati in una vasca di raccolta dell’acqua piovana a Villavallelonga: nel 2010 vi erano già morti altri due orsi. Oggi la popolazione residua di orso nell’Italia centrale conta solo 50-55 individui.

Il Wwf esprime soddisfazione per la conclusione di questa operazione preliminare, ma sottolinea la necessità di interventi celeri per mettere in sicurezza tutti i siti potenzialmente pericolosi.