Roma, 25 lug – In Italia il 25,7% della popolazione pratica sport. Una buona abitudine che dipende molto dalla diffusione di strutture e iniziative sul territorio. Anche se i comuni sono solo uno degli attori coinvolti, vediamo quanto spendono per la promozione di attività sportive.

Praticare sport viene universalmente considerata una buona abitudine, tanto per la salute fisica quanto per quella mentale. Secondo i dati Istat, in Italia nel 2018 il 25,7% delle persone al di sopra dei 3 anni di età ha praticato sport in modo continuativo. Un dato che è cresciuto ampiamente rispetto al passato, se si considera che nel 1995 la percentuale di sportivi corrispondeva al 15,9% della popolazione.

Tuttavia, tale aumento non ha coinvolto allo stesso modo tutte le aree del paese, con le regioni del sud che registrano, nella maggior parte dei casi, quote inferiori alla media nazionale.

Secondo una ricerca Openpolis elaborata su dati Istat, le regioni del Nord presentano livelli superiori alla media. Il Trentino è la regione con la più alta percentuale di persone che praticano sport (39,1%), seguita da Lombardia (30,4%), Veneto (30,2%) e Friuli (30%). Le regioni del sud registrano invece livelli ampiamente inferiori: 21,9% in Puglia, 18,1% in Sicilia, 17,2% in Calabria e all’ultimo posto la Campania, dove solo il 17% della popolazione al di sopra dei 3 anni pratica sport.

Con 49,52 euro pro capite, Trieste è al primo posto per livello di spesa per le attività sportive e il tempo libero, seguita da Firenze (€35,24) e Padova (€28,81). Le grandi città del sud occupano invece la metà inferiore della classifica. All’ultimo posto la capitale, con una spesa di soli 1,96 euro pro capite. Da notare che a Roma diversi impianti sportivi sono di proprietà del Coni, che verosimilmente si occupa delle relative spese.