Roma, 9 ott – A Carrega Ligure (AL), porzione del Piemonte che incontra Liguria, Emilia Romagna, Lombardia e che ha la minor densità di popolazione del Paese, nel mezzo del nuovo Parco dell’Appennino piemontese, è stato inaugurato il nuovo mulino ad acqua. Nella frazione di Magioncalda si macineranno a pietra gli antichi cereali coltivati sui versanti terrazzati oltre i milleduecento metri, grani riscoperti da un gruppo di giovani che, pur non abitando tutti a Carrega, sta ridando vita al paese.

“Il mulino è emblematico – commenta Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem. Macina i grani, ma è mosso non solo dall’acqua, bensì dalla capacità culturale di quei giovani, con il Sindaco Marco Guerrini e tutta la comunità, di vedere il futuro e plasmarlo”.

Carrega a chi non ha ancora capito cosa sia l’Italia, risponde così. Con la forza dell’acqua che fa girare pietra e idee. “Con la determinazione di chi non è certo vinto dal fato e dalla finzione televisiva – evidenzia Bussone – Carrega risponde investendo bene risorse europee per un mulino che darà vita a posti di lavoro. E risponde alle idiozie anche con la richiesta di ripetitori, di banda ultra larga, di innovazione, di rispetto per la montagna viva come sancito dalla Costituzione. Perché quella farina andrà nel mondo grazie all’innovazione e a una Carrega che impara e insegna cosa vuol dire essere comunità”.