Roma, 16 ott – Libra, l’aspirante criptovaluta di Facebook perde un altro pezzo rilevante e ora la data prevista sul lancio sembra in bilico. Andrebbe dovuto debuttare a fine 2020 ma “anche se potremmo esser pronti con la tecnologia, la parte regolamentare è quella che implica le maggiori incertezze”, ha dichiarato Dante Disparte vicepresidente di Libra,  in una intervista al Financial Times. “Dobbiamo assicurarci di avere le licenze necessarie e questo è l’aspetto che potrebbe non essere completato in tempo”.

Il manager imputa quindi eventuali slittamenti a lungaggini sulle procedure di autorizzazione. Ma le problematiche potrebbero andare oltre, visto che lo stesso quotidiano riferisce che dal progetto si è sfilata anche Booking.com, il portale di prenotazioni vacanze. Ed è solo l’ultimo nome di una lista che si sta allungando tra le 28 multinazionali che avevano inizialmente affermato di appoggiare l’iniziativa: hanno già mollato PayPal, eBay, Stripe, Mastercard, Visa and Mercado Pago.

Ieri le 21 società rimanenti si sono riunite a Ginevra per eleggere il direttorio di Libra, anche se resta da regolare la questione di designare un amministratore delegato indipendente a capo della criptovaluta. Disparte ha comunque precisato che non vi sarà alcun lancio prima del via libera da parte delle autorità di Usa ed Europa.