Roma, 28 ott – Oltre 450 000 studenti, insegnanti e dirigenti scolastici in 45 paesi hanno  utilizzato”Selfie”, lo strumento online gratuito, promosso dalla Commissione europea, che aiuta le scuole a valutare e migliorare il loro modo di utilizzo delle tecnologie digitali per l’insegnamento e l’apprendimento. Lo rileva lo stesso esecutivo comunitario a un anno dal lancio del sistema – il cui nome è l’acronimo di “autoriflessione su un apprendimento efficace mediante la promozione dell’innovazione attraverso le tecnologie per la didattica” – e prevedendo che entro la fine del 2019 saranno più di 500.000.

Con un comunicato, Bruxelles rileva che Selfie viene costantemente migliorato grazie ai test con gli utenti e al feedback raccolto nelle scuole. Sono state aggiunte nuove funzionalità, tra cui una guida audiovisiva per assistere le scuole nella configurazione e nella personalizzazione dello strumento e la possibilità per le scuole di confrontare i propri risultati Selfie con quelli precedentemente ottenuti.

Per accrescere l’utilizzo dell’applicativo la Commissione europea promuove anche l’informazione e la sensibilizzazione delle scuole, ad esempio attraverso eTwinning, la più grande piattaforma per insegnanti al mondo, e la Settimana Ue della programmazione. Nel 2020 verranno sviluppati altri materiali di sostegno e di formazione, compreso un corso Mooc per le scuole su Selfie e su come gli insegnanti possono utilizzarne i risultati per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento con il supporto delle tecnologie digitali. A gennaio 2020 è previsto anche il lancio di una versione di Selfie destinata all’istruzione e formazione professionale basata sul lavoro.

Finanziato dal programma Erasmus +, Selfie porta l’intera comunità scolastica – dirigenti scolastici, insegnanti e studenti – a riflettere su una serie di domande e affermazioni sull’uso della tecnologia in sei ambiti, tra cui le competenze digitali degli studenti, lo sviluppo professionale dei docenti, l’infrastruttura e la leadership. La partecipazione è volontaria. Ogni scuola può impostare le domande in base alle proprie esigenze, scegliendo tra una serie di affermazioni a scelta e aggiungendo le proprie domande. Una volta che gli studenti, gli insegnanti e i dirigenti scolastici hanno risposto, la scuola riceve una relazione personalizzata contenente dati e osservazioni.

Questi risultati possono aiutare le scuole a capire cosa stia funzionando bene o meno bene e ad individuare gli ambiti in cui è opportuno intervenire (ad esempio, insegnanti soddisfatti o no della formazione ricevuta, parti dell’infrastruttura che gli studenti vorrebbero migliorare, idee chiare o assenza di idee chiare su come la scuola intende usare la tecnologia e, in caso affermativo, informazione o mancata informazione del personale e degli studenti).

Tutte le risposte a Selfie sono anonime e non vengono raccolti dati personali. I dati non saranno utilizzati per stilare una graduatoria delle scuole o dei sistemi d’istruzione. E’ stato sviluppato dalla Commissione insieme a un gruppo di esperti del settore dell’istruzione provenienti da tutta Europa ed è disponibile in 31 lingue (le 24 lingue ufficiali dell’Ue, l’albanese, il georgiano, il macedone, il serbo, il montenegrino, il russo e il turco). Può essere usato nelle scuole primarie, secondarie e negli istituti di istruzione e formazione professionale.