sostenibilità scuola

La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ha scelto il Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Maglie in Salento per lanciare la prima classe “pilota” in Italia sui temi della sostenibilità e dei determinanti ambientali della salute.

Le visite internazionali

“Già da quest’anno scolastico il comitato scientifico Sima sosterrà la crescita culturale degli studenti del corso quadriennale Da Vinci di Maglie con particolare riferimento al tema dello sviluppo sostenibile nelle sue tre dimensioni: ambientale, economica e sociale – spiega il presidente Alessandro Miani – Oltre ad incontri in presenza e online proporremo nel corso dei quattro anni visite sul campo presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Cern a Ginevra, le istituzioni europee a Bruxelles, l’Unesco e l’Oecd a Parigi, l’Osce di Vienna, l’Agenzia Spaziale Europea a Colonia, con esperienze pre-universitarie alla London School of Hygiene and Tropical Medicine, il Policlinico dell’Università Complutense di Madrid e del Mount Sinai di New York, dove hanno sede delegazioni internazionali di SIMA”.

Team qualificato

Si dice felice del valore aggiunto apportato dal partenariato con Sima la Dirigente Scolastica del Liceo Da Vinci Annarita Corrado: “Siamo lieti che gli scienziati della Sima saranno al fianco del qualificato team di docenti che hanno seguito una formazione specifica per questa nuova proposta di Liceo di taglio europeo che si conclude col diploma in quattro anni per l’immediato accesso all’Università”.

Dovere primario

“Le chiusure dovute all’epidemia Covid ci hanno aiutato a renderci pienamente conto che il dovere primario di qualsiasi sistema educativo è quello di prendersi cura della crescita globale di ogni allievo. La scuola fornisce un ambiente strutturato in cui i ragazzi imparano, ma è anche la palestra di vita in cui devono essere praticate le competenze sociali: senso di responsabilità, fiducia in se stessi, empatia, partecipazione, rispetto verso gli altri e l’ambiente circostante. Spetta ora a noi cogliere l’opportunità di puntare su un tipo di “apprendimento significativo e trasformativo”, in grado di ampliare gli orizzonti dei giovani e generare menti in grado di affrontare e risolvere problemi sempre più complessi in tempi di globalizzazione e cambiamenti climatici”, conclude Miani.