Roma, 14 nov – La Costiera Amalfitana si prepara al Natale con grandi eventi. Il 27 Novembre, all’Alba a Minori il suono delle zampogne. Il 7 Dicembre invece ad Amalfi la processione subacquea alla Grotta dello Smeraldo con il primo Presepe sottomarino realizzato in Italia. A Cetara prende vita il Museo Cantina della Torre Vicereale con Cine Alici. Ben 4 serate con cine-degustazioni e personalità della cultura. Poi il 9 Dicembre la Festa della Colatura delle Alici di Cetara.
“La Costiera Amalfitana aperta ai turisti anche in stagioni non balneari. D’Inverno è un paesaggio incantevole e sicuramente più apprezzabile lontano dai rumori estivi, lontano dalla folla che distrae. La Costiera d’Inverno lascia il tempo di fermarsi e assaporare i colori di una natura la cui bellezza è disarmante. Rilascia magiche atmosfere che un solo un periodo di stasi può regalare”, ha affermato Fortunato Della Monica, sindaco di Cetara.
“Sarà proprio nel caratteristico spazio interamente dedicato alla pesca che, ogni venerdì, fino al 6 dicembre, le alici e la colatura, con i prodotti di eccellenza del territorio si offriranno al pubblico, tra storia e tradizione, in originali “cine-degustazioni” di film cult, in cui il cibo è protagonista. Ideata dall’Associazione culturale ambientArti, in continuità con il progetto “AMI” che ha già animato l’estate cetarese, la kermesse è organizzata nell’ambito del programma FLAG -FEAMP, grazie al contributo del Comune di Cetara, promosso dall’ Assessorato alla Cultura e al Turismo – ha continuato il sindaco di Cetara – in collaborazione con l’Associazione per la valorizzazione della Colatura di Alici di Cetara Dop e con il supporto dell’Associazione Amici delle Alici. Tra botti e antichi terzigni, in cui si ripone il prezioso liquido ambrato ottenuto dalla maturazione delle alici sotto sale, vivremo un viaggio nella cultura eno-gastronomica cetarese, attraverso il racconto cinematografico”. Ben 4 serate dedicate alla cine – degustazione, accompagnate da importanti esperti del settore gastronomico, cinematografico e della comunicazione.
Cetara è un borgo marinaro davvero pittoresco, sorge ai piedi del Monte Falerio e distendendosi in una profonda vallata fiancheggiata da vigneti ed agrumeti, si apre quasi a ventaglio sulla stretta fascia pianeggiante a livello del mare. E’ da visitare tutto l’anno grazie ai molteplici monumenti come : Torre di Cetara (XVI secolo); Chiesa e convento di San Francesco del XVII secolo, la cui cupola dell’unica navata esistente fu affrescata dal pittore Marco Benincasa; Chiesa di San Pietro Apostolo, ristrutturata nel XVIII secolo, ha l’interno barocco, con la cupola maiolicata e il campanile duecentesco a bifore, e la cella campanaria a forma ottagonale; Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli (XIX secolo). Il nome Cetara deriva dal latino Cetaria, tonnara, o da cetari, venditori di pesci grossi. Lo stesso vocabolo latino deriva probabilmente dal greco Ketèia, che vuol dire sempre tonnara. Un borgo di storie e culture diverse. Nel 1534 i turchi, forti di 22 galee e capeggiati dal tremendo rinnegato Sinan pascià, fecero schiava gran parte della popolazione.