Moncenisio è un comune situato a 1.500 metri di altitudine, poco distante dal confine con la Francia. Ci abitano appena 35 persone. Roccafiorita è il comune più piccolo della Sicilia. I comuni di Moncenisio e Roccafiorita, che di abitanti ne conta 158, distano 1.481 km l’uno dall’altro ma hanno una cosa molto importante che li accomuna, avendo ricevuto la stessa attenzione – lo stesso trattamento – da parte di Poste Italiane, come hanno raccontato i rispettivi sindaci prima dell’ultimo incontro con l’Azienda: “Il nostro è un comune montano, i servizi di Poste ci permettono di superare una condizione che altrimenti sarebbe di assoluta marginalità. Grazie a Poste oggi si può vivere la montagna senza rimanere isolati. Storicamente legato ai transiti sulla Via Francigena, Moncenisio è sempre stato al centro di eventi e imprese storiche: dal passaggio di Napoleone alla costruzione dei trinceramenti d’alta quota, dalla costruzione della diga del Moncenisio a quella della ferrovia alpina della Fell”. Dall’altra parte d’Italia, alle pendici del Monte Kalfa, nel cuore della Valle d’Agrò, il primo cittadino di Roccafiorita (o meglio “Roccasciurta”, come si dice da queste parti) Orlando conferma: “Nel nostro comune è stato installato il nuovo ATM di Poste Italiane, sono state eliminate le barriere architettoniche e possiamo usufruire del wi-fi gratuito. Cosa ancora più importante, l’Ufficio Postale è rimasto come presidio e servizio indispensabile per la popolazione di Roccafiorita e per quella dei paesi limitrofi”.

Se c’è Poste c’è futuro
Da nord a sud d’Italia, la logica è la stessa: dove c’è Poste c’è vita e davvero può esserci un futuro. È una logica figlia degli impegni assunti dall’Azienda che ha l’obiettivo di contrastare l’erosione della popolazione residente in quei comuni della provincia che rappresentano anche l’anima della nostra nazione. Prendete Monte Cavallo, per esempio, uno dei comuni più piccoli della provincia di Macerata; nel centro storico del paese, dal tipico aspetto medievale, spiccano il campanile parrocchiale e i resti della torre. Il sindaco rappresenta un pensiero condiviso da molti amministratori: “Nei piccoli centri come il nostro, Poste Italiane è un front-office dello Stato, con un’impiegata che le persone conoscono e che è sempre pronta a dialogare con una popolazione prevalentemente anziana”.

Promesse mantenute
In alcuni centri piemontesi, la popolazione arriva a decuplicarsi durante l’estate, come testimonia il sindaco di Ribordone, 49 residenti in provincia di Torino, Guido Bellardo Gioli: “I portalettere molto spesso aiutano le persone anziane che hanno bisogno di servizi e di cultura tecnologica”. Anche i 48 abitanti, di cui almeno la metà sopra i 70 anni, di Torresina, dove Poste ha installato il Wi-Fi gratuito, sono serviti con dedizione, come spiega il sindaco: “Gli impiegati dell’Ufficio Postale sono sempre molto gentili e disponibili”. A Bergolo, 56 anime in provincia di Cuneo, il servizio ha addirittura una vocazione internazionale. Il più piccolo comune delle Langhe è stato infatti tra i primi a intuire le potenzialità turistiche del territorio e si è dotato di moderne strutture ricettive e ricreative. È noto anche come “il paese di Pietra”, in quanto tutte le case sono state ristrutturate usando l’arenaria e l’asfalto è stato sostituito dal selciato. “Il nostro è un comune piccolissimo ma molto movimentato – spiega il sindaco – perché ospita molti studenti del programma Erasmus. Gli interventi sono fondamentali per i ragazzi europei che soggiornano qui. Non ne potevamo proprio fare a meno e dobbiamo ringraziare Poste per aver mantenuto le promesse”.