Il workshop “Il fenomeno corruttivo e i presidi del Modello 231” del 19 ottobre scorso è stato un momento di riflessione sulla sostenibilità, sull’integrità e sulla trasparenza di Poste Italiane, elementi fondanti presenti nel Codice Etico del Gruppo, e sull’importanza della formazione. L’occasione è stata fornita dal focus sul Modello organizzativo 231, modello che ha permesso di avviare un percorso di controllo e organizzazione che rappresenta una linea guida per la strategia di sostenibilità dell’Azienda. Il Modello 231 introduce, infatti, un sistema di responsabilità amministrativa degli Enti – tra cui le società di capitali – per alcuni reati commessi da amministratori, dirigenti o dipendenti nell’interesse o a vantaggio dell’Ente stesso.E il workshop ha dato modo di parlare dei fenomeni corruttivi e della necessità di una completa formazione per favorire una conoscenza più ampia ed estesa del Modello, sempre nell’ottica della trasparenza aziendale. È proprio sulla formazione che si è più volte soffermato il Condirettore Generale e Responsabile Corporate Affairs Giuseppe Lasco, che ha aperto i lavori del seminario, spiegando che “Integrità e Trasparenza”, tra le direttrici del successo sostenibile del Gruppo “rappresentano per Poste Italiane i più alti valori su cui è improntata l’identità aziendale: principi fondamentali che guidano nella conduzione del proprio business fondato per sua natura sulla fiducia e sulla gestione delle relazioni con tutti i suoi stakeholder”. Per questi ultimi e per i 35 milioni di clienti Poste Italiane, ha proseguito il Condirettore Generale, “rappresenta un punto di riferimento per il sistema Paese” e deve pertanto favorire “un confronto corretto” con gli stakeholder.

Dopo aver ribadito la responsabilità sociale di Poste, Lasco ha spiegato che il Gruppo “ha voluto creare un modello dinamico, che vada sia verso le aspettative del legislatore, sia in adeguamento ai nostri modelli, disciplinando in una forma indelebile le idee e le iniziative in materia di linee guida, l’individuazione dei requisiti generali di riferimento, il coordinamento tra gli organismi di vigilanza del gruppo”. La formazione in ambito Modello 231 deve dunque coinvolgere i colleghi, a tutti i livelli dell’organizzazione: “Il vero successo – ha detto Lasco – sarà riuscire a completare un lavoro di formazione che metta tutti i dipendenti nella consapevolezza di eventuali comportamenti scorretti. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione con lo stesso entusiasmo. E siamo convinti che il nostro Modello 231 non può essere un documento chiuso in un cassetto ma un’istruzione operativa su comportamenti, scelte e iniziative”.

Al workshop, dove è intervenuta anche l’avvocato ed ex Ministro della Giustizia Paola Severino, ha partecipato anche il responsabile della funzione Governo Rischi di Gruppo, Marcello Grosso, che si è soffermato sul valore di un sistema di presidio integrato come quello adottato da Poste, anche in funzione dei nuovi rischi derivati dalla pandemia di Covid-19. Dai principali osservatori che si occupano di lotta e contrasto alla corruzione, ha ricordato Grosso nel suo intervento, emerge che nel 2020 vi è stato “un significativo incremento, rispetto all’anno precedente nelle Società che affermano che la corruzione rappresenti uno dei primi cinque principali rischi da dover affrontare”.

Oltre al Codice Etico, Poste ha emesso la Politica Integrata di Gruppo, impegnandosi a soddisfare i requisiti del Sistema di Gestione Anticorruzione con un approccio preventivo e con la funzione del Responsabile per l’Anticorruzione, che assicura che il sistema di gestione anticorruzione sia conforme ai requisiti e agli standard di riferimento e garantisce, in raccordo con le competenti funzioni aziendali, l’individuazione e la realizzazione di iniziative di formazione, informazione e sensibilizzazione in materia. “Il modello anticorruzione di Poste – ha spiegato ancora Grosso, che ha ripercorso le tappe che hanno portato al Sistema di Gestione Integrato del Gruppo – non è arrivato per caso, ma rappresenta l’esito di una serie di misure solide e strutturali”.