del fante sole 24 ore

Consolidare la leadership di Poste Italiane nella logistica in una prospettiva di lungo periodo. In un’intervista al Sole 24 Ore, l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, spiega quale sarà la strategia del Gruppo per fronteggiare la sempre più marcata riduzione dei volumi della corrispondenza e consolidare Poste come principale operatore nazionale nella logistica per la consegna dei pacchi, anche attraverso l’espansione in nuovi ambiti, dalla gestione dei magazzini per i clienti business alla consegna del cibo freddo.

Le sfide del triennio

Sottolinea Del Fante: “Nel primo semestre si assiste a una ripresa del settore dei pacchi. Il secondo trimestre è in miglioramento rispetto al primo e continuiamo a tenere sulla posta, nonostante ci sia un ineluttabile calo dei volumi. Queste due cose assieme per noi rappresentano la sfida più importante dei prossimi tre anni, perché siamo consci che il trend consolidato di flessione della posta non si fermerà. Tra dieci anni – prosegue l’Ad di Poste Italiane – chi ci sostituirà dovrà gestire una situazione molto più complicata di quella che viviamo noi oggi, sentiamo la responsabilità di lavorare ora per fare in modo che ci sia una situazione più gestibile. Dobbiamo consolidare la nostra leadership: siamo numeri uno in Italia sulle consegne al retail (B2C). Questo vuol dire gestire una relazione con Amazon, che è il nostro primo cliente, ma anche primo concorrente. Siamo primi tra gli operatori della logistica, ma per volumi nel B2C il primo è Amazon che consegna da solo i propri pacchi e decide con chi fare le consegne. È una relazione da gestire passo passo”.

Il nuovo piano industriale

In autunno, scrive il Sole, Poste Italiane presenterà quindi un piano industriale con una prospettiva decennale. La base per il futuro sarà il rinnovo di un contratto di lavoro, in scadenza a fine anno, che richiederà più flessibilità ai 25 mila postini. L’obiettivo di Del Fante è “gettare le basi di uno sviluppo oltre il mandato”. “Il nuovo contratto di lavoro, che dovrà essere rinnovato a settembre, dovrà andare proprio in questa direzione – spiega l’Amministratore Delegato del Gruppo Poste Italiane – Dovremo chiedere più flessibilità ai nostri lavoratori nel settore dei recapiti, sia rispetto all’orario, sia ai giorni dell’anno, perché i pacchi a differenza della posta hanno ciclicità e picchi nei quali i volumi raddoppiano. Sulla corrispondenza e pacchi sono impiegati 25 mila postini e 15 mila nei centri di smistamento (sia pacchi che posta). Abbiamo già iniziato a chiedere ai postini di consegnare anche i pacchi e il livello di qualità è elevato. Ora serve un secondo passaggio – prosegue Del Fante – I nostri clienti sono grandi piattaforme e-commerce come Amazon, Zalando, Vinted, che hanno standard di qualità altissimi e pretendono consegne anche il fine settimana”.

Le sfide internazionali

Per crescere, Poste dovrà inoltre “ricercare ulteriori fonti di ricavi nella logistica”. “Il nostro business – spiega l’Ad – fa perno sull’ultimo miglio della consegna dei pacchi. Ma questo ci espone troppo alla concorrenza di Amazon: in questo paese ha una quota di mercato di oltre il 60%, mentre nel resto d’Europa tra il 40 e il 50 per cento. Le vendite sono concentrate sulla sua piattaforma e lui si sceglie con chi fare le consegne”. L’idea è quindi quella di “aprire al mercato internazionale, che faremo con Dhl creando un hub congiunto con Poste in Italia e accedere al loro network all’estero”. “E poi – prosegue Del Fante – intendiamo entrare nel business dei magazzini: ai clienti peri quali facciamo le consegne sull’ultimo miglio gestiremo anche magazzini. I primi due contratti sono stati siglati con Tim e Acqua e Sapone. Poi c’è il mercato business to business; oggi siamo gli unici che hanno un business integrato. Siamo gli operatori di logistica più organizzati, avendo anche il cargo (da tre anni in utile), il corriere Sda e Sennder, nel trasporto su gomma, di cui siamo azionisti. Nei giorni scorsi abbiamo effettuato uno scambio azionario, convertendo le azioni di Sennder Italia con quelle di Sennder Gmbh: ora siamo soci all’11% del primo operatore europeo nel settore”.

Poste Energia

C’è poi il capitolo luce e gas, mercato in cui Poste Italiane ha fatto il suo ingresso nei mesi scorsi: “Siamo a circa 300 mila contratti sottoscritti, con fisiologiche pari a un’incidenza del 5 per cento. Abbiamo investito 55 milioni: il break even è prudentemente fissato per il 2025. Il governo ha molto apprezzato la nostra offerta, perché garantisce bollette stabili per un anno, con la possibilità di abbassarne l’importo il secondo anno se si riducono virtuosamente i consumi”.

Nuove acquisizioni

Quanto alle nuove acquisizioni, Del Fante afferma: “La fase di acquisizioni si rallenta, cercheremo di essere opportunisti al contempo consolidando quanto acquisito. Stiamo pensando di fare efficienza nella gestione immobiliare dei centri logistici per oltre 600 mila metri quadri. È stata indetta una gara per scegliere un partner e gestire in ottica di mercato questo patrimonio. Conferiremo gli asset, che hanno un valore di mercato di circa 700 milioni, in un fondo gestito da una sgr. Cerchiamo un socio fino al 50% che abbia le competenze e sia disposto a investire con noi”.

Il progetto Polis

Infine, la grande novità del progetto Polis, lanciato all’inizio del 2023 per portare i servizi della pubblica amministrazione negli uffici postali dei comuni sotto i 15.000 abitanti: “Abbiamo già concluso i lavori in 300 uffici postali e in 500 siamo in stato avanzato e per fine anno arriveremo a 1.500 uffici Polis. Sotto il coordinamento del condirettore generale Lasco – sottolinea del Fante – già da aprile sono partiti i servizi del ministero della Giustizia per i certificati penali. Per quanto riguarda l’Inps siamo pronti per il rilascio di certificati pensionistici, cedolini, certificazione unica: dal 23 giugno sono operativi presso 260 uffici postali e in tutti i 7.000 uffici Polis entro l’estate. Altrettanto si farà per i certificati anagrafici, che saranno rilasciati attraverso i totem digitali in 500 uffici per la fine dell’anno. Per quanto riguarda il passaporto saremo in grado di affiancarci alle altre istituzioni entro novembre, rilasciandoli in 15-30 giorni negli uffici che avranno il servizio Polis”.