Roma, 7 mar – Huawei ha intentato una causa contro il governo degli Stati Uniti per la legge che vieta alle agenzie federali americane di acquistare la tecnologia del gigante cinese delle telecomunicazioni, per probemi legati alla sicurezza nazionale.
Huawei è uno dei maggiori fornitori di apparecchiature e servizi di telecomunicazione al mondo. La causa fa parte di una più ampia azione da parte della società cinese che intende sfidare l’accusa secondo la quale i suoi prodotti porrebbero rischi per la sicurezza dei Paesi in cui sono stati introdotti.
“Il Congresso degli Stati Uniti ha ripetutamente omesso di fornire prove per supportare le restrizioni sui prodotti Huawei, siamo costretti a intraprendere questa azione legale come soluzione adeguata e ultima risorsa”, ha detto il presidente di di Huawei Guo Ping, citato dalla Bbc.
“Questo divieto non solo è illegale, ma limita anche Huawei nell’impegno a una concorrenza leale, danneggiando in definitiva i consumatori statunitensi”, ha aggiunto Guo Ping.
La causa, presentata in un tribunale federale statunitense del Texas, sostiene che le restrizioni imposte dagli Stati Uniti sono “incostituzionali”. Huawei respinge inoltre le accuse di avere legami con lo Stato, sostenendo che l’azienda “non è posseduta, controllata o influenzata” dal governo cinese.
L’iniziativa giudiziaria di Huawei, largamente anticipata, arriva in un momento delicatissimo nei rapporti tra Usa e Cina, quando un accordo sui dazi e sulle politiche commerciali sembra ormai ad un passo all’essere sottoposto e firmato da Donald Trump e Xi Jinping, in un summit che dovrebbe svolgersi il 27 marzo nella residenza personale del presidente americano di Mar-a-Lago, in Florida.