Roma, 7 mar – Facebook cambia pelle: il social media diventato un colosso globale puntando tutto sulla raccolta dei dati personali dei suoi utenti vede un futuro mirato alla privacy e alle comunicazioni protette. Il nuovo corso è stato annunciato ieri sera con un post di Mark Zuckerberg, numero uno e fondatore di Facebook, intitolato “Una visione fondata sulla privacy per i social network”.
“Pensando al futuro di internet, ritengo che una piattaforma di comunicazione fondata sulla privacy diventerà ancora più importante delle piattaforme aperte di oggi” ha scritto Zuckerberg. “Prevedo che le le future versioni di Messenger e WhatsApp diventeranno le modalità principali con cui le persone comunicheranno sulla rete Facebook”. L’attenzione del colosso social alle chat private viene da lontanto, da quando nel 2014 comprò Whatsapp per 19 miliardi di dollari. Ma Zuckerberg ha ammesso non solo che la privacy è importante per Facebook: ha scritto che è il futuro di Facebook.
Da due anni il gruppo è sotto attacco proprio sulla privacy, prima con lo scandalo Cambridge Analytica poi con il furto di dati più grande delle storia della società, vicende che hanno messo in luce il fatto che i dati degli utenti sono stati usati o rubati con modalità impreviste dallo stesso social network.
Il network Facebook è il contrario della privacy, così come Instagram: entrambi i prodotti puntano tutto sul dare pubblicità alla vita privata degli utenti, sul contatto con sconosciuti e a volte con marchi di prodotti. Tutta l’attività di Facebook si fonda sui profili degli utenti, sui loro interessi, sui loro amici. Informazioni essenziali per personalizzare Facebook, ma soprattuto per personalizzare i messaggi pubblicitari che rappresentano il grande motore della crescita economica del gruppo.
Zuckerberg ha annunciato che abbandonerà questa rotta. “Le persone sono più caute nel mantenere documentazione permanente di ciò che hanno condiviso” ha scritto. “Credo che il futuro della comunicazione si sposterà sempre di più verso servizi privati, criptati, dove ciò che viene detto resta sicuro e i messaggi e i contenuti non restano per sempre. Questo è il futuro che spero realizzeremo”.
Lo stesso Zuckerberg ha ammesso che il nuovo focus sulla privacy può sembrare un’ironia. “Capisco che molte persone non credano che Facebook possa o voglia avere una piattaforma incentrata sulla privacy, perché in effetti non abbiamo una buona reputazione per la creazione di servizi di protezione della privacy, e storicamente ci siamo concentrati su strumenti per una condivisione più aperta” ha scritto. “Ma abbiamo ripetutamente dimostrato che possiamo evolvere per creare servizi che le persone desiderano davvero, compresi i messaggi e le storie private”.
La società è ben posizionata con WhatsApp, che ha oltre 1,5 miliardi di utenti mensili ed è già crittografata end-to-end, e Messenger, che in base agli ultimi dati disponibili, risalenti al 2017, ha 1,3 miliardi di utenti.
Per questo Zuckerberg sta pensando di connettere tutti i servizi di messaggistica di Facebook in modo che le persone possano comunicare tra loro. Se il messaging privato è il futuro, i prodotti di Facebook devono funzionare in modo coordinato.
Ma la sfida è enorme. Il nuovo corso non solo contrasta con l’approccio tradizionale di Facebook alla creazione di prodotti, ma la messaggistica privata non è un’attività matura. Facebook ha pagato una fortuna oltre quattro anni fa per WhatsApp, che non fa praticamente utili. Messenger vende annunci pubblicitari da più di due anni, ma non è ancora diventato una parte importante dell’attività di Facebook.