Roma, 15 ott – Ad agosto il debito delle amministrazioni pubbliche è diminuito di 3,3 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.462,6 miliardi. Lo ha reso noto la Banca d’Italia. La diminuzione è dovuta alla riduzione di 5,3 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (da 94,8 miliardi di fine luglio a 89,5; erano pari a 65,1 miliardi ad agosto 2018), che ha più che compensato il fabbisogno (2,3 miliardi); gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente ridotto il debito di 0,4 miliardi.
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è diminuito di 3,2 miliardi e quello delle Amministrazioni locali di 0,1 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.
Ad agosto le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 41,4 miliardi, in diminuzione del 5,3 per cento (2,3 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2018; nei primi otto mesi del 2019 le entrate tributarie sono state pari a 277,2 miliardi, in diminuzione dell’1,1 per cento (3,0 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il calo dipende quasi interamente dalla proroga all’autunno (dai mesi estivi) delle scadenze per i versamenti in autoliquidazione dei contribuenti soggetti agli Indici sintetici di affidabilità fiscale.