Roma, 19 nov – Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha messo a disposizione ulteriori 24,2 milioni di euro in garanzie statali per facilitare l’accesso al credito di imprese e famiglie a “rischio usura”. L’importo verrà erogato entro la fine dell’anno attraverso il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura (istituito dalla legge 108 del 1996 presso il Mef) a 122 “Enti gestori”: 89 Confidi (consorzi di pmi), che riceveranno circa 17 milioni di euro e 33 Associazioni e Fondazioni impegnate nella lotta all’usura, che riceveranno circa 7 milioni.
Nel complesso, oltre ai 122 Enti per i quali è stata quest’anno deliberata la nuova erogazione, sono circa 200 i soggetti attivi, e con fondi ancora a disposizione, ai quali imprese e famiglie in difficoltà economica e a rischio di diventare vittime di attività criminali possono rivolgersi per richiedere le garanzie dello Stato.
Come negli anni scorsi, l’ammontare del Fondo è stato ripartito con delibera di un’apposita Commissione interministeriale (presieduta dal Mef) sulla base di una combinazione di indicatori che tengono conto dell’indice del rischio usura presente nell’ambito territoriale dove opera l’ente assegnatario, dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse dimostrata nel passato e della effettiva capacità di garantire l’accesso al credito.
Inoltre, si è stabilito di confermare, anche per questa nuova ripartizione, un contributo speciale agli enti delle aree dell’Abruzzo, dell’Umbria, del Lazio e delle Marche colpite dai terremoti del 2016 e del 2017. Il Fondo, operativo già dal 1998, viene ogni anno alimentato, secondo un circolo virtuoso, dai proventi delle sanzioni amministrative antiriciclaggio.
Il primo rapporto sulla gestione del Fondo è stato presentato presso il Dipartimento del Tesoro in occasione del “Mese dell’educazione finanziaria”, lo scorso 4 Ottobre, e riporta le principali statistiche di utilizzo negli anni di questo strumento dimostrando la sua capacità di attivare positivamente i canali del credito in modo capillare e per prestiti anche di medio-piccolo importo (circa 50.000 euro in media per le pmi e 20.000 euro in media per le famiglie).