Roma, 25 nov – Il prezzo medio effettivamente pagato (al netto di oneri fiscali e parafiscali) per le autovetture è stato di 333 euro, in diminuzione dell’1,2% sul 2017. E’ quanto si legge nel bollettino statistico dell’Ivass dove si rileva anche che la frequenza degli indicenti è calata mentre è cresciuto il costo medio dei sinistri.
Il prezzo più basso è pagato a Bolzano (236 euro), quello più elevato in provincia di Napoli (493 euro); il prezzo medio effettivamente pagato per i motocicli è stato di 233 euro; il minimo a Bolzano (144 euro) e il massimo a Napoli (471 euro); per i ciclomotori, invece, il prezzo medio pagato è stato di 159 euro con minimi a Udine (89 euro) e massimi a Caserta (358 euro).
La frequenza dei sinistri rc auto assicurati durante il 2018 è stata complessivamente pari al 6,3%, in diminuzione del -0,3% rispetto al 2017. La distribuzione provinciale di queste frequenze, pur presentando notevole variabilità sul territorio, spiega l’Istituto di vigilanza, “non sembra evidenziare particolari correlazioni con aree specifiche, ma piuttosto appare più elevata in alcune zone a maggiore densità abitativa e nella provincia di Prato”. Nel 2018, la totalità delle imprese operanti sul mercato italiano ha fatto registrare un costo medio dei sinistri pagati e riservati pari a 4.175 euro, in aumento dello 0,3% rispetto al 2017.
Il 76% dei sinistri sulle autovetture vengono pagati entro l’anno; la velocità di liquidazione di questi sinistri è in crescita rispetto al 2017 (75%), con l’83% a Cuneo ed il 63% a Bolzano.
Nel settore delle autovetture il totale dei premi lordi contabilizzati nel 2018 è stato di 10.611 milioni di euro, pari al 74,8% della raccolta totale nel ramo, con un aumento di +0,8 punti percentuali rispetto al 2017, interamente ascrivibile all’incremento nel numero degli assicurati che ha più che compensato il decremento nel prezzo medio pagato (-1,1%).
Nonostante il modesto aumento nella raccolta premi, la consistente riduzione dei sinistri ha portato il margine tecnico atteso lordo a crescere del 16,6%. Il margine complessivo è passato dai 1.901 milioni di euro del 2017 ai 2.216 milioni di euro nel 2018, pari al 21% dei premi contabilizzati nel settore.