Il Valore dello sport in azienda. Così parlano i recordmen

Roma, 9 apr - Dietro a ogni record ci sono valori molto forti, virtù che permettono - in ogni campo - di ottenere il massimo. Il risultato è eclatante nello sport come nella vita di tutti i giorni, sul lavoro. Dalla pista all'azienda, dunque, quel filo rosso e continuo.

ESISTE UN FILO ROSSO CHE UNISCE LE GRANDI IMPRESE SPORTIVE AI SUCCESSI PROFESSIONALI E ALLA SODDISFAZIONE SUL LAVORO

Trento in festa per il Festival dello Sport
Alcuni degli ingredienti che permettono di salire sul gradino più alto del podio si ritrovano ovviamente in Poste Italiane: è grazie all'impegno e alla competenza di chi ci lavora che la prima azienda nazionale continua a intraprendere un percorso di crescita e innovazione. Come nello sport, appunto, dove la parola d'ordine è "migliorare", anche quando si è convinti di aver toccato il proprio massimo, il proprio record.

A metà ottobre,  è andato in scena per la prima volta il Festival dello Sport: una manifestazione che il Trentino ha ideato per raccontare questo mondo tramite i suoi protagonisti. Una vetrina di campioni (stavolta senza il calcio a fare da monopolio) che in tre giorni hanno parlato delle loro imprese, evidenziando quelle caratteristiche che avevano loro permesso di compierle. Molti dei valori sono gli stessi che vengono condivisi ogni giorno in tutte le attività di Poste Italiane. Sono stati loro stessi a raccontarceli.

Arianna Fontana, pattinatrice
Filippo Tortu è il velocista del momento. Il campione che negli ultimi mesi ha dato più lustro all'atletica azzurra. E' attualmente il primatista nazionale dei 100 metri piani, u  successo storico ottenuto con il tempo di 9''99 il 22 giugno scorso al Meeting De Atletismo di Madrid, col quale a soli 20 anni ha superato il 10''01 di Pietro Mennea, che resisteva dal 1979 (fu stabilito a Città del Messico). "Ho iniziato a sei anni facendo i corsi per bambini, poi a 17 anni sono entrato nella Guarda di Finanza e ho trasformato la mia passione nel mio lavoro. Il segreto che mi ha portato fin qui è quello di vivere il lavoro sempre con lo stesso entusiasmo di quando ho iniziato". Sveglia presto, colazione e allenamento. Quindi studio e ancora allenamento: "Ma faccio fatica a parlare di sacrifici. Il fatto che il mio nome sia stato accostato a quello di Mennea mi ripaga di qualsiasi sforzo", confessa Tortu.

FILIPPO TORTU E' IL VELOCISTA ITALIANO DEL MOMENTO. IL CAMPIONE CHE NEGLI ULTIMI MESI HA DATO PIU' LUSTRO ALL'ATLETICA AZZURRA

 
Filippo Tortu, velocista
Abbiamo lasciato per ultima la caratteristica che è il vero motore per uno sportivo e per un professionista. La passione: imprescindibile per essere felici e realizzarsi. Prima ancora dell'ambizione e dei risultati, la spinta arriva dall'amore per il nostro lavoro, dalla dedizione e dal reale interesse per ciò che facciamo. Per sintetizzare il concetto in parole, abbiamo chiesto "consigli" a Giacomo Agostini, leggenda delle due ruote. Oggi 76enne, il pilota bresciano è considerato il più grande di tutti i tempi, detentore dei record di Mondiali vinti, ben 15 (al Festivale da dato vita a una straordinaria rievocazione della Trento-Bondone di 56 anni fa con la quale cominciò la sua incredibile carriera). "Bisogna avere una grande passione, coltivare il dono che madre natura ti dà, come in tutti gli sport" - spiega Agostini facendo un paragone con il motociclismo - "Quando si capisce che è il tuo mestiere devi cominciare a pensare da professionista: fare una vita regolata, capire che il proprio dono di natura va modificato, migliorato, nutrito".

Roma, 9 apr – Dietro a ogni record ci sono valori molto forti, virtù che permettono – in ogni campo – di ottenere il massimo. Il risultato è eclatante nello sport come nella vita di tutti i giorni, sul lavoro. Dalla pista all’azienda, dunque, quel filo rosso e continuo.

ESISTE UN FILO ROSSO CHE UNISCE LE GRANDI IMPRESE
SPORTIVE AI SUCCESSI PROFESSIONALI E ALLA
SODDISFAZIONE SUL LAVORO

Trento in festa per il Festival dello Sport

Alcuni degli ingredienti che permettono di salire sul gradino più alto del podio si ritrovano ovviamente in Poste Italiane: è grazie all’impegno e alla competenza di chi ci lavora che la prima azienda nazionale continua a intraprendere un percorso di crescita e innovazione. Come nello sport, appunto, dove la parola d’ordine è “migliorare”, anche quando si è convinti di aver toccato il proprio massimo, il proprio record.

A metà ottobre,  è andato in scena per la prima volta il Festival dello Sport: una manifestazione che il Trentino ha ideato per raccontare questo mondo tramite i suoi protagonisti. Una vetrina di campioni (stavolta senza il calcio a fare da monopolio) che in tre giorni hanno parlato delle loro imprese, evidenziando quelle caratteristiche che avevano loro permesso di compierle. Molti dei valori sono gli stessi che vengono condivisi ogni giorno in tutte le attività di Poste Italiane. Sono stati loro stessi a raccontarceli.

Arianna Fontana, pattinatrice

Filippo Tortu è il velocista del momento. Il campione che negli ultimi mesi ha dato più lustro all’atletica azzurra. E’ attualmente il primatista nazionale dei 100 metri piani, u  successo storico ottenuto con il tempo di 9”99 il 22 giugno scorso al Meeting De Atletismo di Madrid, col quale a soli 20 anni ha superato il 10”01 di Pietro Mennea, che resisteva dal 1979 (fu stabilito a Città del Messico). “Ho iniziato a sei anni facendo i corsi per bambini, poi a 17 anni sono entrato nella Guarda di Finanza e ho trasformato la mia passione nel mio lavoro. Il segreto che mi ha portato fin qui è quello di vivere il lavoro sempre con lo stesso entusiasmo di quando ho iniziato”. Sveglia presto, colazione e allenamento. Quindi studio e ancora allenamento: “Ma faccio fatica a parlare di sacrifici. Il fatto che il mio nome sia stato accostato a quello di Mennea mi ripaga di qualsiasi sforzo”, confessa Tortu.

FILIPPO TORTU E’ IL VELOCISTA ITALIANO DEL MOMENTO.
IL CAMPIONE CHE NEGLI ULTIMI MESI HA DATO PIU’ LUSTRO ALL’ATLETICA AZZURRA

 

Filippo Tortu, velocista

Abbiamo lasciato per ultima la caratteristica che è il vero motore per uno sportivo e per un professionista. La passione: imprescindibile per essere felici e realizzarsi. Prima ancora dell’ambizione e dei risultati, la spinta arriva dall’amore per il nostro lavoro, dalla dedizione e dal reale interesse per ciò che facciamo. Per sintetizzare il concetto in parole, abbiamo chiesto “consigli” a Giacomo Agostini, leggenda delle due ruote. Oggi 76enne, il pilota bresciano è considerato il più grande di tutti i tempi, detentore dei record di Mondiali vinti, ben 15 (al Festivale da dato vita a una straordinaria rievocazione della Trento-Bondone di 56 anni fa con la quale cominciò la sua incredibile carriera). “Bisogna avere una grande passione, coltivare il dono che madre natura ti dà, come in tutti gli sport” – spiega Agostini facendo un paragone con il motociclismo – “Quando si capisce che è il tuo mestiere devi cominciare a pensare da professionista: fare una vita regolata, capire che il proprio dono di natura va modificato, migliorato, nutrito”.