Responsabilità, gradualità e visione. Sono i tre concetti chiave rimarcati dal rettore Maurizio Oliviero per la ripresa delle attività didattiche all’Università degli Studi di Perugia. E sicurezza: come quella che l’ateneo umbro intende garantire a studenti, professori e personale non docente all’interno della struttura. Per raggiungere l’obiettivo è nato ImmUnipg, il nuovo progetto dell’Università degli Studi di Perugia, realizzato in sinergia con l’Azienda ospedaliera del capoluogo umbro, ImmUnipg è strettamente legata all’app Immuni e per funzionare ha bisogno che almeno l’80% della comunità universitaria decida di utilizzare l’applicazione creata dal Ministero della Salute. Necessaria, pertanto, la collaborazione di tutti: “Bisogna almeno avere in partenza il senso di responsabilità civica di scaricare l’App Immuni. Vuole essere qualcosa in più che mettiamo a disposizione della nostra comunità – ha evidenziato Oliviero – e magari anche una sperimentazione che, se come speriamo dovesse dare esiti positivi, possa essere un punto di riferimento per tutto il Paese”.
Sul modello di Harvard
La particolarità di ImmUnipg è quella di dare subito risposte di diagnostica, dopo l’individuazione e la segnalazione di una potenziale esposizione al contagio. Lo studente non avrà dubbi o perplessità e non sarà costretto a chiedersi cosa fare e come muoversi dopo la segnalazione ricevuta per il rischio contagio. Sarà lo stesso Ateneo, infatti, a fornire tutte le procedure e a invitarlo al laboratorio di Microbiologia clinica per il test. L’ispirazione per il team che ha realizzato l’app è arrivata dal modello utilizzato dall’Università di Harvard, reso però più flessibile e capace di venire incontro a una comunità come può essere quella di un Ateneo frequentato da studenti. “Un progetto ambizioso – ha sottolineato il commissario straordinario dell’ospedale di Perugia, Marcello Giannico – perché attivare una comunità vasta di circa 30 mila soggetti, come quella dell’Università di Perugia, che fa funzionare Immuni può essere anche uno stress test molto valido per il ministero”. Intanto, in questa fase epidemiologica così delicata, la totalità delle attività didattiche e delle sedute di esami di profitto e di laurea verranno realizzate in forma mista. Ciascuno studente, infatti, avrà la possibilità di scegliere tra la possibile fruizione in presenza – all’interno delle aule che sono state tutte allestite, sia in termini strutturali che tecnologici, per soddisfare elevati standard di sicurezza anti-Covid 19 -, oppure da remoto in modalità sincrona.