Poste Italiane debutta nel mercato del bond ibrido. È Il Sole 24 ore a sottolineare come l’Azienda abbiamo collocato “un’obbligazione perpetua con una call per il rimborso a 8 anni, per un controvalore di 800 milioni e a fronte di ordini per 3 miliardi”. Il quotidiano finanziario ha fatto notare come si tratti della “seconda operazione sul mercato obbligazionario del Gruppo guidato da Matteo Del Fante”. Il precedente è infatti datato dicembre 2020, quando era stato collocato con successo un bond senior da 1 miliardo di euro.
Mercato già monitorato
“La scelta di esplorare il mercato degli ibridi, che in realtà hanno un costo in termini di rendimento superiore alle obbligazioni senior può destare sorpresa”; scrive ancora il giornale diretto da Fabio Tamburini. “Questi strumenti sono utilizzati dalle aziende che hanno anche necessità di un rafforzamento patrimoniale. E in realtà questo tipo di esigenza è presente anche in Poste Italiane: in particolare per il Bancoposta e per Poste Vita”. “Il management della capogruppo, in verità, stava monitorando il mercato degli ibridi, bond considerati perpetui ma con call per il rimborso anticipato in genere a partire da 5 anni, già dallo scorso anno”. Prosegue Il Sole 24 ore: “Anche perché negli ultimi tempi ha ricominciato a mostrare una certa dinamicità. Si è deciso di aspettare, però, e nel frattempo è stato presentato il piano industriale, a inizio anno, in cui sono state fornite tutte le guidance e l’andamento del gruppo”.
Rafforzamento patrimoniale di Bancoposta
Secondo il Sole, l’aumento della raccolta sui conti correnti tra fine 2018 e il 2020 (circa 10 miliardi, da 58,8 a 67.5 miliardi) ha reso evidente la necessità di un nuovo rafforzamento patrimoniale del Bancoposta. “Un fenomeno trainato dalla cautela degli italiani che hanno preferito tenere la liquidità sul conto ma anche di una maggiore fiducia verso le Poste. Tutto questo ha reso necessario un rafforzamento patrimoniale del già solido Bancoposta”, la cui provvista serve in linea di massima per acquistare titoli di Stato.
Equity al 100 per 100
Un ultimo commento sul bond ibrido del Poste riportato sul quotidiano. “Come è noto questi bond ibridi sono considerati dal punto di vista contabile 100% equity e per le agenzie di rating al 50 per cento. Il rendimento riconosciuto, a fronte di un tasso iniziale del 3%, è stato pari al 2,625%: più elevato rispetto ai bond senior, ma comunque contenuto se si tiene conto del fatto le che azioni di Poste danno un rendimento in termini di dividend yield del 4-5 per cento”.