Compie 87 anni il Palazzo delle Poste di Salsomaggiore. Situato a sud di viale Romagnosi, precisamente in piazzale Giustizia, uno dei più importanti ed eleganti assi viari della cittadina termale, si trova all’interno di un’area verde di proprietà comunale, sulla sommità di una lieve altura che favorisce l’imponenza del fabbricato. L’edificio, inaugurato nel 1934 con una solenne cerimonia nell’ambito delle celebrazioni per la vittoria nella Grande Guerra, era originariamente nato dalla volontà di adeguare le strutture per i servizi postali e telegrafici, tipica dei primi anni del secolo, oltre che soddisfare i bisogni sempre crescenti della cittadina termale. A redigere il progetto esecutivo fu chiamato un noto professionista locale, l’architetto Renzo Beretta, mentre l’ingegnere capo dell’Ufficio tecnico comunale, Dino Torelli, curò tutti gli aspetti tecnico-amministrativi e la direzione dei lavori. I servizi postali e telegrafici entrarono poi in funzione il 21 aprile 1935 e a tutt’oggi l’edificio ospita le Poste centrali di Salsomaggiore Terme.
La genesi del progetto fu alquanto lunga e travagliata: le trattative tra Comune e Ministero iniziarono nel 1919 e solo nel 1929 si giunse all’intesa. Il Comune avrebbe realizzato con il contributo dello Stato un nuovo fabbricato a uso specifico dei servizi postelegrafonici.
Le caratteristiche
La struttura, che dal 2010 è stata sottoposta alle disposizioni di tutela da parte del Ministero per Beni e le Attività Culturali, è costituita da un corpo di fabbrica centrale a pianta rettangolare. L’immobile ha un’altezza di 12.50 metri e una facciata principale, lunga 23 metri, con quattro maestose semicolonne rivestite in lastre di serizzo di colico lucidato che sorreggono la trabeazione ospitante l’intitolazione dell’edificio. La scalinata di accesso ha scalini in granito e le parti laterali in pietra artificiale ad imitazione dell’arenaria.
Le novità del nuovo secolo
Nel primo decennio del 2000, il palazzo di Salsomaggiore Terme è stato interessato da un’importante operazione di recupero funzionale e di restauro conservativo: all’esterno sono stati ripristinati gli intonaci originari mentre all’interno è stato conservato l’originale pavimento in seminato alla veneziana con figure geometriche sotto il nuovo pavimento galleggiante. Secondo quanto affermato dagli stessi progettisti, l’intenzione era quella di “conferire alle masse costruttive un certo movimento e caratterizzare l’esterno in maniera moderna pur mantenendo l’aspetto di un edificio pubblico previsto per essere in vita per molti anni e sopravvivere alla moda”.
In linea con l’ambiente
Lo stile dell’edificio rispecchia il gusto locale dei cittadini della provincia, legato all’espressività neoclassica o al tradizionalismo funzionale. Il Palazzo delle Poste di Salsomaggiore venne realizzato nel periodo di maggiore attività del Ministero delle Comunicazioni che, con l’obiettivo di rinnovamento e riorganizzazione del servizio postale e ferroviario, aveva promosso la costruzione di nuovi edifici dotati di moderne tecnologie e collocati spesso in posizione prestigiosa nei diversi spazi urbani come simbolo di efficienza e capacità organizzativa dello stato fascista. In quegli anni, infatti, si vide un’enorme presenza di costruzioni di palazzi postali non solo nelle grandi città ma anche nei capoluoghi di provincia e nei piccoli centri.