Raggiunto un nuovo step per le innovazioni tecnologiche dell’Industria 4.0. Il Politecnico di Milano ha annunciato infatti che “da oggi è possibile stampare sensori inerziali con processi di manifattura additiva, riducendo così tempi di produzione e costi”. I sensori inerziali sono dispositivi in grado di catturare il movimento di un oggetto, definendone la posizione nello spazio e le accelerazioni-decelerazioni a cui è sottoposto.
Ricerca italiana
Lo studio è stato da poco pubblicato sulla rivista Additive Manufacturing da parte di un gruppo di ricercatori del Politecnico di Milano e dimostra la possibilità di utilizzare una combinazione di tecniche di stampa per la produzione di accelerometri su scala millimetrica, tipicamente utilizzati nelle misurazioni dell’accelerazione a seguito di urti, movimenti, impatti o vibrazioni. Il dispositivo è stato realizzato e caratterizzato nel laboratorio interdipartimentale Mems&3D del Politecnico di Milano nel quale convergono le competenze di gruppi di ricerca da quattro dipartimenti (di Ingegneria Civile e Ambientale, di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica ”Giulio Natta”, di Elettronica, Informazione e Bioingegneria e di Meccanica).
I materiali per l’industria
I ricercatori spiegano che “i dispositivi sviluppati utilizzano come materiale attivo del sensore inerziale un piezo-polimero in grado di generare una corrente elettrica quando deformato” e “per la prima volta, è stato realizzato un sensore inerziale completamente stampato senza l’impiego di tecnologie tradizionali di tipo litografico e sottrattive”.