Milano, 26 giu – Crescono le colf e le badanti italiane mentre nel suo complesso sono in leggero calo i lavoratori domestici nel nostro Paese. Secondo i dati diffusi dall’Inps, nel 2018 in Italia i lavoratori domestici (contribuenti all’Inps) sono stati 859.233, in calo dell’1,4% rispetto al 2017 (-11.807 in valore assoluto), con il peso delle donne che sul ha raggiunto il valore massimo degli ultimi sei anni, pari all’88,4%.
La composizione dei lavoratori per nazionalità evidenzia una forte prevalenza di lavoratori stranieri, che nel 2018 risultano essere il 71,4% del totale. Tuttavia, rispetto al trend decrescente del complesso dei lavoratori domestici, nel triennio 2016-2018 gli italiani mostrano un andamento decisamente crescente pari al +11,4%. Nell’ultimo anno a livello regionale i lavoratori domestici italiani aumentano in quasi tutte le regioni, in particolare in Umbria (+7%), Friuli Venezia Giulia (+6,3%) e Toscana (+6%). Al contrario i lavoratori domestici stranieri nel triennio diminuiscono del 6,3%, -3,3% nell’ultimo anno.
L’Europa dell’Est continua a essere la zona geografica da cui proviene la maggior parte dei lavoratori domestici: 362.294, pari al 42,2%. Le colf costituiscono nel 2018 il 53% del totale dei lavoratori. Il numero di badanti registra un lieve incremento (+1,5%), più elevato per i lavoratori di nazionalità italiana (+9,1%). Il numero di colf, invece, evidenzia un decremento pari al -3,7%, influenzato maggiormente dalla diminuzione dei lavoratori provenienti dall’Europa dell’Est (-6,9%) e dall’Africa del Nord (-12,6%), mentre presentano un lieve incremento i lavoratori provenienti dall’America Centrale (+0,6) e gli italiani (+0,4%).
La regione che presenta il maggior numero di lavoratori domestici è la Lombardia, con 155.467 lavoratori pari al 18,1%, seguita dal Lazio (14,8%), dall’Emilia Romagna (8,8%) e dalla Toscana (8,7%). In queste quattro regioni si concentra più della metà dei lavoratori domestici in Italia.