Nel Dna del nuovo portalettere di Avegno, nella provincia di Genova, c’è la storia di Poste Italiane. In un articolo del Secolo XIX viene evidenziato come nei centri di recapito del Levante ligure, dal 2022, siano entrati in servizio 26 portalettere a tempo indeterminato. Tra i neoassunti – si legge – c’è Enrico, 32 anni, nato a Santa Margherita e residente a Sestri Levante, il quale ha raccontato la sua storia e la sua stabilizzazione con Poste Italiane: “Ho inviato la mia candidatura e, dopo qualche mese, avendo passato la selezione, sono stato assunto”, le parole del ragazzo ancora emozionato per un evento che gli ha cambiato la vita. Enrico lavora nel centro di recapito di Avegno.
Sulle orme dell’amata nonna: il postino di Levante Ligure
Per Enrico, il momento dell’assunzione deve essere stata un’emozione forte, visto che il neoportalettere ha seguito le orme della nonna materna, Maria, che ha appena compiuto 90 anni e che ha lavorato, una vita, come fattorina: “Quando ero piccolo mi raccontava episodi e aneddoti del suo quotidiano — ha ricordato Enrico – e pensare che lei andava a fare le consegne in sella alla sua Lambretta. Ho sempre pensato che tutto questo sarebbe piaciuto anche a me”.
I tempi cambiano
Certamente, come viene ricordato nell’articolo del Secolo XIX, ora i tempi sono cambiati, tanto che i nuovi portalettere si spostano in moto se sono impegnati nella linea business e in macchina se sono chiamati a portare la corrispondenza più pesante. Il racconto di Enrico continua: “Amo il contatto con la gente – si legge nell’articolo – e sono orgoglioso di indossare la divisa e di svolgere un servizio utile alla comunità”. Infine, un messaggio ai futuri candidati: “Se dovessi lanciargli un messaggio – ha concluso il neoportalettere – gli direi che il lavoro in Poste Italiane offre una grande stabilità e che bisogna essere portati ad instaurare un rapporto gioviale con le persone”.