Poste Italiane ha indirizzato 50 milioni di interazioni con il proprio assistente virtuale: intervenendo al ceo Meeting nell’ambito di Distretto Italia, la Presidente di Poste Italiane Silvia Maria Rovere ha aggiunto che “durante l’Artificial Intelligence Week, abbiamo ricevuto un riconoscimento” per questo risultato, aggiungendo che “Il 30% di queste interazioni sono gestite in completa autonomia dalla stessa Intelligenza Artificiale”.
Poste sempre più digitale
A testimonianza dell’impegno dell’Azienda nell’innovazione dei servizi offerti, la Presidente ha spiegato l’impegno di Poste sul versante del digitale: “La nostra piattaforma utilizza tutte le tecnologie digitali: sia le nostre applicazioni sia il call center, di fatto generano quotidianamente nove milioni di interazioni con i nostri clienti e una quantità incredibile di dati, che sono il nuovo oro – ha spiegato Rovere – I dati, se correttamente utilizzati, possono aiutare moltissimo sia l’efficienza che l’efficacia nell’erogazione dei nostri servizi”.
Il ruolo del futuro
Sul ruolo che Poste può giocare nel prossimo futuro, Rovere ha espresso una posizione chiara, dichiarando che “Poste stessa si considera già una ‘digital company’. Noi abbiamo ancora giornalmente tantissime interazioni di tipo fisico nei nostri 13mila uffici, siamo l’azienda più capillare d’Italia. Al tempo stesso, siamo sempre di più un’azienda omnicanale che usa canali digitali cercando di migliorare sempre di più i servizi che distribuiamo alle persone, alle famiglie, alla Pubblica Amministrazione” conclude Rovere.