Ci sono due scuole di pensiero a proposito di impresa. Una è collegata allo “shareholder value principle”, ovvero alla convinzione che l’unico scopo dell’azienda sia quello di creare valore per gli azionisti. L’altra privilegia un approccio di “stakeholders value”, per cui l’impresa ha una responsabilità nei confronti dell’intera società. Il bravo manager – io credo – è quello che si ispira a entrambe, e le mette in pratica. Un buon esempio di convergenza dei due principi è rappresentato dal nuovo piano industriale di Poste Italiane, che già per il fatto di essersi dato un orizzonte temporale di cinque anni, rivela l’ambizione di cimentarsi con un’idea di futuro.
Valore per gli azionisti
Sul valore che l’azienda Poste intende creare per i propri azionisti (che sarebbero poi i cittadini attraverso lo Stato, oltre che i risparmiatori e gli investitori istituzionali) sono sufficienti pochi dati. I nuovi obiettivi prevedono ricavi per 13,5 miliardi, un risultato operativo di 3,2 miliardi e un utile netto di 2,3 miliardi con l’obiettivo di distribuire da qui al 2026 almeno 6,5 miliardi di dividendi. Questa performance finanziaria e gestionale sarà resa possibile da una progressiva, radicale evoluzione dei servizi che Poste Italiane fornisce alla collettività. Il piano prevede che, grazie a importanti investimenti nelle piattaforme digitali, gli uffici postali si trasformino in luoghi di relazioni sempre meno occasionali con i clienti. Entro il 2026, circa 7.000 uffici postali nei piccoli comuni saranno trasformati in hub di servizi digitali, per un accesso rapido e facile ai servizi della Pubblica Amministrazione. Ci sarà una rinnovata attenzione al segmento della clientela costituito da piccole e medie imprese, con iniziative e servizi dedicati.
Logistica e sostenibilità, il futuro è qui
La rivoluzione della logistica prevede che Poste diventi un operatore end-to-end, trasformando la rete in un network sempre più guidato dalla gestione dei pacchi. In quest’ottica si svilupperà una Joint Venture nel settore immobiliare per la gestione del business dei pacchi e per lo sviluppo di nuovi magazzini per la contract logistics. Ci sarà una SuperApp, che – completamente personalizzata rispetto al profilo del singolo cliente, grazie a tecnologie all’avanguardia e all’intelligenza artificiale – costituirà un punto di accesso unico all’ecosistema di Poste Italiane. Sono in programma continui investimenti in formazione e sviluppo, numerose iniziative di inclusione. Continuerà poi il percorso del gruppo verso la carbon neutrality prevista entro il 2030, fissando nuovi obiettivi per migliorarsi e migliorare il nostro Paese.