Il centro di smistamento di Poste Italiane di Pisa, in via Emilia, è il secondo più grande della Toscana dopo quello di Firenze. Oltre alla città di Pisa, serve Massa, Lucca e Livorno. Il quotidiano La Nazione è entrato nel cuore del centro operativo per mostrare come funziona. Nell’hub lavorano 160 persone (25 autisti) e i numeri movimentati sono importanti: “Ogni notte – si legge nell’approfondimento – oltre 10mila colli attraversano questo snodo nevralgico. I pacchi sono diretti verso quasi tutta la costa toscana. È una corsa contro il tempo per assicurare che, al mattino, ogni consegna avvenga puntualmente”.
Pronti per il picco di agosto
Giusto Longo, responsabile del centro operativo, spiega al quotidiano: “Qui transitano circa 7 mila pacchi al giorno – spiega – Ad agosto ci aspettiamo un aumento del lavoro, specialmente verso località turistiche come l’isola d’Elba”. Un picco che ovviamente è dovuto agli sconti estivi delle piattaforme online, ma non solo: anche molti vacanzieri ordinano sempre più spesso direttamente dalla spiaggia con il loro telefono. “Aspettiamo – continua il racconto – grandi volumi soprattutto verso l’isola elbana. È una vera corsa contro il tempo per prendere l’ultimo traghetto da Piombino; il nostro ultimo mezzo deve partire da qui alle 4.45 del mattino”. Ogni postazione del centro corrisponde a una località, da Ponsacco a Marina di Massa. I grandi sacchi blu, dove vengono smistati pacchi e lettere, sono organizzati anche per tipo di mezzo, ormai quasi tutti elettrici e sempre più attrezzati per la consegna dei pacchi.
Addio a lettere e cartoline
Al passo con il cambiamento dei tempi, sono in forte diminuzione le lettere e quasi del tutto scomparse le cartoline: “Rimangono però raccomandate e multe”, dice Longo. Cambiato anche il lavoro del portalettere: “Un tempo custode di segreti e figura fissa del quartiere – si legge nell’articolo – oggi il postino si è trasformato: nelle sue mani non ci sono più lettere d’amore o cartoline dei parenti, ma l’ultimo modello di scarpe o la gelatiera auto-refrigerante”. Longo precisa: “Il nostro lavoro è cambiato, ma l’impegno per garantire un servizio puntuale e preciso rimane lo stesso”.
Le funzioni di controllo
Tra i dipendenti che si alternano nei due turni si svolgono anche funzioni di controllo. È un’operazione “investigativa” che riguarda soprattutto pacchi e lettere mal confezionati o con indirizzi poco chiari. Longo spiega: “Ne rimandiamo indietro circa dieci alla settimana, ma prima di farlo cerchiamo di tenerli qualche giorno per capire dove devono andare”. In alcuni casi, destinazioni apparentemente senza senso si sono infatti rivelate reali: “Guardando solo alle iniziali delle città, siamo riusciti a rintracciare lìindirizzo corretto di alcuni pacchi. Si trattava – spiega Longo – di una dettatura fraintesa, dove chi scriveva scambiava la città utilizzata per scandire le lettere con l’indirizzo stesso”.