Il centro di smistamento di Milano Roserio è sempre più al femminile: una struttura gigantesca, grande come cinque campi da calcio, alle porte di Milano, il centro di Poste Italiane dove ogni giorno si smistano 2.500.000 di pezzi (tra lettere, stampe e pacchi) ha assunto 42 nuovi dipendenti molti dei quali sotto i 40 anni. Ne parla Il Giorno.
Dalla Puglia a Milano
Il quotidiano racconta la storia di Antonella, 32 anni, origini baresi, con in tasca un diploma di tecnico dei servizi sociali, che dopo un primo contratto a tempo determinato nel 2022, dall’1 luglio è stata assunta a tempo indeterminato: “Mi sono trasferita qui alcuni anni fa perché c’erano più opportunità di lavoro. All’inizio ho lavorato negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, poi ho voluto cambiare settore e ho mandato una candidatura spontanea a Poste Italiane, ho superato il test logico e il colloquio e lavorato per un anno a Milano Roserio”, racconta sottolineando come quello del centro di smistamento milanese sia un ambiente di lavoro moderno e stimolante.
L’eccellenza italiana per lo smistamento dei pacchi
Antonella lavora nel reparto Servizio Valore Aggiunto, che si occupa di clienti e aziende che hanno richieste specifiche ed ha la possibilità di toccare con mano quello che è a tutti gli effetti “un’eccellenza del Paese per la lavorazione dei pacchi”. La dipendente di Poste sottolinea come sia motivo d’orgoglio lavorare a Milano Roserio. Un ambiente di lavoro in rosa e molto giovane: “Su 726 dipendenti quasi il 36% sono donne ed oltre il 26% è composto da personale sotto i 40 anni. Dal 2020 ad oggi, inoltre l’età media del centro si è abbassata da più di 51 a meno di 49 anni”, si legge nell’approfondimento. Antonella aggiunge: “È un ambiente che offre anche opportunità di crescita, nelle fasi di smistamento ci sono mansioni diverse, per questo dicono ai giovani che cercano un lavoro di candidarsi”.
Le caratteristiche del centro
Come sottolinea l’articolo “accanto ai dipendenti, il centro è dotato di un sorter di smistamento pacchi tra i più all’avanguardia, che divide i pacchi in base della destinazione, ci sono anche dieci robottini per la movimentazione interna delle merci, un impianto per lo smistamento delle lettere e tre impianti per la lavorazione delle stampe”. La vicinanza coi due scali aeroportuali milanesi favorisce ovviamente l’arrivo di spedizioni dall’estero, destinate ai cittadini e alle aziende della Lombardia: “Dopo la fase di smistamento i pacchi vengono inviati ai 45 centri di recapito con 116 mezzi che percorrono una media di 17.000 chilometri al giorno”, si legge.
Attenzione allo sviluppo sostenibile
Il centro, spiega l’approfondimento, è molto attento ai giovani e allo sviluppo sostenibile: “Sul tetto del centro di smistamento c’è un impianto di fotovoltaico di 1.206 pannelli monocristallino, con una potenza di 450 KWp e una produzione media mensile di circa 40.000 KWh e circa il 11 percento dei consumi elettrici annui coperti con autoproduzione col risparmio di CO2 per l’ambiente pari a 292 tonnellate pari all’emissione annua media di 90 famiglie”.