Roma, 2 set – Nel 1967 la Rai e Poste realizzarono una divertente clip per spiegare ai cittadini l’introduzione del Codice di Avviamento Postale. Un dialogo tra la star del varietà nazionale e Gianni Boncompagni che, rivisto oggi, è una testimonianza di eleganza televisiva e di servizio pubblico da parte della nostra Azienda. E la Carrà svela fascino e ironia.
Roma. Trinità dei Monti, 1967. In una clip Rai, un elegante Gianni Boncompagni intervista l’affascinante Raffaella Carrà, seduta in un salottino allestito per l’occasione sulla scalinata che raccorda le pendici del Pincio e Piazza di Spagna. Raffaella, che finge di essere a casa sua, lo invita per una prima colazione (o spuntino notturno, visto che sono le 5 della mattina). «Ho scelto questo posto perché è magnifico: ho Trinità dei Monti, via Condotti e piazza di Spagna. È stupendo, no?», cerca conferme la Carrà. E come darle torto, anche in virtù dell’orario che lascia lo scorcio libero da turisti. «Non potevo pensare di avere una casa con pareti e porte – scherza Raffaella – È così banale, ce l’hanno tutti». In barba alle regole di George Peppard, la poliedrica artista offre champagne a Boncompagni, che rifiuta optando per una più canonica accoppiata cappuccino e cornetto. Raffaella, invece, impossessata dal personaggio di Holly Goligthly, non ha timore nel confidare di bere esclusivamente bollicine nelle prime ore della mattina. La scena è divertente, surreale: Gianni intervista Raffaella stando al gioco e, quando il cameriere di Casa Carrà si presenta con due coppe di champagne, anche lui si arrende anche a una colazione alla Truman Capote. «L’ho invitata così presto perché così possiamo parlare tranquilli e in pace», dice Raffaella ironizzando sui turisti che le vanno su e giù per le scale, armati di macchinette fotografiche. L’occasione è parlare della storica introduzione Codice di Avviamento Postale, come ricorda Boncompagni, che parte proprio quell’anno.
Un concorso per unire il Paese
Per aiutare i cittadini a familiarizzare con l’utilizzo del Cap, Poste italiane organizza un concorso a premi, “Il numero d’oro”, che è il protagonista di questa (e di altre) clip. In tutti gli uffici postali si trovano delle cartoline per partecipare al gioco: vanno compilate rispondendo a semplici domande, inserendo il proprio Codice di Avviamento Postale e spedite senza essere affrancate, quindi gratuitamente. Allora, come oggi, Poste Italiane è sinonimo di cambiamento, di modifica sociale, di estensione dei confini. E il Codice di Avviamento Postale è una vera rivoluzione nel recapito. La Rai, fedele alla sua utilità sociale, partecipa arruolando le star del momento. Da Raffaella Carrà a Gianni Morandi, da Sylva Koscina a Corrado, fino a Gino Bramieri e Ugo Tognazzi. E Gianni Boncompagni, appunto, che funge da trait d’union tra tutti questi grandi personaggi dello spettacolo. Il rivoluzionario della radio, e poi del piccolo schermo, con eleganza duetta con il protagonista di turno.
Il linguaggio dell’Azienda
Quando il Cap debutta, la Carrà è la star numero uno in Italia. I critici la definiscono la “Raffaella nazionale”, e per questo Poste Italiane la identifica come il volto più adatto per parlare direttamente agli italiani. La sua collaborazione con Boncompagni – che sarà poi duratura e fruttuosa – è ancora in fieri. Partirà effettivamente tre anni più tardi, fra programmi televisivi di successo e brani da hit parade (lui le scriverà i testi di “Tuca Tuca” e “Tanti auguri”). Anche se la gloria della Carrà non tramonterà mai, confermandosi intatta negli anni a venire, quella in ascolto nel 1967 è un’Italia molto diversa dal suo riflesso odierno: discute sulla legge sul divorzio, viene scioccata dalla morte in circostanze misteriose di Luigi Tenco a Sanremo e manifesta contro i bombardamenti in Vietnam. Per parlare agli italiani occorrono le parole giuste, chiare ma semplici, senza rischi di incomprensioni. Sono quelle che scelgono Raffaella e Gianni. Un linguaggio che fa scuola, e che è rimasto nel DNA di Poste Italiane. Perché parlare all’Italia in termini chiari e diretti, e soprattutto utili a far capire servizio ai cittadini, è una delle principali missioni dell’azienda.