Milano, 2 ott – Lo spettro di una recessione globale, il caos Brexit e il verdetto del Wto che ha spianato la strada a dazi su prodotti europei per 7,5 miliardi di dollari hanno mandato a picco le Borse europee. Piazza Affari ha lasciato sul terreno il 2,87%, Parigi il 3,12%, Francoforte il 2,76%. Ma spetta a Londra (-3,23%) la peggior performance del Vecchio Continente, mettendo a segno il maggior calo giornaliero da gennaio 2016. Il premier Boris Johnson si è giocato oggi il tutto e per tutto al congresso annuale del Partito conservatore lanciando la sua ultima offerta all’Europa nella speranza di raggiungere un accordo sulla Brexit. “Il Regno Unito ha fatto un compromesso” che è “l’unica alternativa al no deal”, ha detto.

Prima del pronunciamento del Wto, che ha aperto così un nuovo fronte nella guerra commerciale tra Usa ed Ue, i mercati europei erano già sofferenti per i rinnovati timori di una recessione mondiale: dopo i deludenti dati negativi sul manifatturiero di Stati Uniti e Ue diffusi ieri, oggi i principali istituti di ricerca tedeschi hanno tagliato le stime economiche per la Germania, prevedendo per quest’anno una crescita dello 0,5% e dell’1,1% nel 2020.

Nessun segno più tra i 40 titoli a maggior capitalizzazione di Piazza Affari: maglia nera a Telecom che ha lasciato sul terreno il 5,38%. A tentare di reggere l’ondata di vendite solo Banco Bpm (-0,24%)spinta dalle speculazioni per un suo coinvolgimento nel futuro consolidamento del settore bancario in Italia.