Roma, 7 nov – Una green city, un’azienda che produce calcestruzzo in un paradigma di economia circolare, una centrale idro che utilizza l’acqua del servizio idrico integrato. Il Premio Sviluppo Sostenibile 2019, istituito per l’undicesimo anno consecutivo dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dall’Italian Exhibition Group, è stato assegnato quest’anno a tre realtà italiane che hanno scommesso sulla sostenibilità. I tre vincitori sono la città di Milano, Mapei e Montagna 2000. Al Premio, che ha avuto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente, inoltre, è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica.

La novità dell’edizione del 2019 è l’assegnazione del Premio non solo alle imprese ma anche alle città italiane. Le tre categorie in gara sono state infatti Green City – in collaborazione con il Green city network; per le Imprese il settore Economia Circolare – in collaborazione con il Circular Economy Network e le Energie Rinnovabili. Tutti sono stati premiati per il migliore risultato ambientale, i contenuti innovativi, la possibilità di diffusione e di buone performance anche economiche.

La città di Milano ha ottenuto il Premio come città di riferimento per le green city italiane, per un ampio ventaglio di iniziative: il contatore ambientale, uno strumento di facile comprensione per conoscere i vantaggi di una buona raccolta differenziata e del riciclo; l’introduzione della “low emission zone” per la limitazione progressiva della circolazione dei veicoli inquinanti; il trasporto pubblico 100% elettrico al 2030 e lo sviluppo dei sistemi di sharing; il recupero del cibo ancora commestibile; la campagna “Plastic Free”; gli interventi per la rigenerazione degli spazi urbani e per la riduzione dell’impronta di carbonio e l’aumento della capacità di adattamento agli eventi legati al cambiamento climatico. È in corso di definizione poi il Piano per la qualità dell’aria e il clima.

Il primo Premio dell’economia circolare è toccato all’azienda Mapei, per la produzione del Re-CON ZERO EVO, un additivo innovativo che consente di trasformare il calcestruzzo reso (quota parte di calcestruzzo che viene reso in betoniera) in un materiale granulare che può essere integralmente riutilizzato per la produzione di nuovo calcestruzzo, invece di smaltirlo come rifiuto. Si stima che il calcestruzzo reso costituisca circa il 3% della produzione, pari a 900 milioni di tonnellate/anno su scala globale. Re-CON ZERO EVO consente di trasformare il calcestruzzo reso in aggregati, e rappresenta un ottimo esempio di economia circolare, con importanti vantaggi ambientali in termini sia di materiali consumati sia di energia risparmiata e quindi anche in termini di emissioni di CO2.

Il primo premio ‘Energie rinnovabili’ è andato infine a MONTAGNA 2000 per la realizzazione della centrale idroelettrica sul tratto acquedottistico di Nola-Frasso, in provincia di Parma. L’azienda, che gestisce il servizio idrico integrato a totale partecipazione pubblica nelle Valli del Taro e del Ceno, ha realizzato un impianto idroelettrico di potenza nominale di 99 kWe che recupera energia dal servizio idrico integrato: l’acqua utilizzata per la produzione elettrica scorre all’interno dei tubi dell’impianto acquedottistico, senza intaccare il processo di potabilizzazione dell’acqua e senza prelievi da altri corpi idrici. In particolare, l’impianto impiega al posto di una condotta forzata una semplice condotta di adduzione già presente nell’impianto acquedottistico, oltre che i serbatoi già a servizio della rete con un impatto minimo sia dal punto di vista ambientale che paesaggistico. La centrale sfrutta un salto geodetico di 515 metri grazie alla morfologia naturale del territorio, per cui si tratta di un progetto ad alta replicabilità nei territori montuosi dove le condizioni naturali e geodetiche lo consentono.