Roma, 3 dic – L’economia italiana “prosegue nella crescita anemica”. Lo sostiene il centro studi di Confindustria (Csc), secondo cui “il Pil in Italia si preannuncia debole nel quarto trimestre, come nei precedenti (+0,1%)”.

“L’occupazione – spiega il Csc nella Congiuntura flash – da luglio segue un andamento altalenante (a ottobre +0,2%) e l’industria resta in difficoltà: a novembre gli ordini di beni hanno subito un’ulteriore erosione”. Il Csc stima una produzione di nuovo in flessione (-0,3%), “con una variazione nulla acquisita nel trimestre”.

L’export “procede a strappi” con un aumento “dell’1,2% in valore a settembre” ma segnando un calo nel terzo trimestre. Questo “è da imputare alle vendite intra-Ue (-1,3%). Quelle extra-Ue sono rimaste invariate e a ottobre sono balzate del 6,1% per consegne straordinarie di navi negli Usa. Ma le prospettive per fine anno sono negative, in base agli ordini esteri che a novembre sono sui minimi da oltre sei anni”.

La fiducia delle famiglie “è diminuita nettamente a novembre, per il calo dei giudizi sull’economia. Ciò potrebbe portare a ulteriore risparmio precauzionale, frenando i consumi, cresciuti invece nel terzo trimestre (+0,4%). Inoltre, gli ordini interni dei produttori di beni di consumo sono caduti ed è in calo anche l’indicatore Icc, mentre le immatricolazioni di auto hanno recuperato in parte a ottobre”.

Male anche gli investimenti. “Dopo l’attesa flessione nel terzo trimestre (-0,2%) – aggiunge Viale dell’Astronomia – a novembre gli ordini interni dei produttori di beni strumentali hanno subito un’altra mini-erosione e la fiducia delle imprese manifatturiere è diminuita di poco, continuando a oscillare su valori modesti. Ciò preannuncia un moderato calo della spesa per beni strumentali anche nel quarto trimestre”.