Milano, 19 dic – Tra tensioni commerciali in riduzione e produzione industriale europea al palo, la politica economica italiana risulta incerta, e il miglioramento suggerito dagli indicatori congiunturali potrebbe svanire senza interventi più strutturali sulla crescita. E’ quanto sostiene Prometeia, che ha aggiornato le proprie previsioni macroeconomiche, contenute nel Rapporto di dicembre. Nonostante la contrazione dell’attività industriale nel quarto trimestre 2019, il Pil si chiuderà quest’anno a +0,2% grazie alla revisione dei dati Istat (rispetto al +0,1% previsto a settembre), mentre per il 2020 il dato è stato rivisto lievemente al ribasso a +0,5% (da +0,6%), complice l’aumento dell’incertezza politica.

Secondo Prometeia la politica di bilancio sarà modestamente espansiva, sostenendo il Pil dello 0,1% nel 2020: l’aumento della spesa sarà parzialmente finanziato da maggiori imposte. Prometeia prevede deficit/Pil al 2,3% contro la stima attuale del Governo del 2,2%. Dal contesto globale (Pil 2019 +3%; Pil 2020 +2,6%) arrivano segnali di stabilizzazione grazie al sostegno delle politiche economiche, una pausa nelle tensioni commerciali, la tenuta dei consumi e degli utili aziendali.