26 azzurri per Euro 2020

Eccoli, i magnifici 26 del Commissario Tecnico Roberto Mancini, gli azzurri che cercheranno, insieme al loro allenatore e al sostegno di Poste Italiane di rendere indimenticabile questo Europeo dell’Italia. Dall’11 giugno all’11 luglio: un mese esatto per stupire. Tra conferme e qualche clamorosa sorpresa, ecco come si presenta la rosa azzurra che parteciperà al Campionato Europeo (tra parentesi, presenze e gol con la maglia azzurra).

GIANLUIGI DONNARUMMA

(22 anni, 26 presenze): una buona stagione, l’ultima in rossonero e un’estate di voci e trattative, dopo il suo addio al Milan. Gigio deve avere spalle larghe per affrontare nel modo migliore il periodo forse più delicato e importante della sua carriera. È il numero 1 azzurro e, potenzialmente, tra i migliori portieri dell’intero Europeo.

SALVATORE SIRIGU

(34 anni, 26 presenze, Torino): il classico portiere di esperienza. Mancini, nonostante l’estremo granata abbia vissuto una delle stagioni più difficili della sua carriera, non ne ha mai messo in discussione il ruolo. Il sardo è anche un apprezzato uomo spogliatoio. La sua presenza non può che fare bene, in tutti i sensi.

ALEX MERET

(24 anni, 2 presenze, Napoli): nonostante una stagione a Napoli vissuta tra alti e bassi, il friulano sembra cresciuto molto, avviandosi a rappresentare presente e futuro della Nazionale.

FRANCESCO ACERBI

(32 anni, 14 presenze, 1 gol, Lazio): continuità nelle prestazioni, doti da leader e capacità di essere sempre nel posto giusto al momento giusto. Negli ultimi due anni è stato quasi sempre titolare al fianco di Bonucci, superando nelle gerarchie Romagnoli e non facendo rimpiangere Chiellini.

ALESSANDRO BASTONI

(22 anni, 5 presenze, Inter): dopo una breve fase di apprendistato, Antonio Conte ne ha fatto uno dei titolarissimi della sua Inter campione d’Italia, consegnando a Mancini un giocatore pronto e di altissimo livello. Un vero e proprio muro difensivo, anche lui molto di più di una semplice seconda scelta.

LEONARDO BONUCCI

(36 anni, 102 presenze, 7 gol, Juventus): nel calcio del Mancio la palla va sempre giocata e con un regista basso come il ‘pluri-centenario’ azzurro, la costruzione del gioco parte da piedi molto esperti. Guidare il reparto difensivo è la sua caratteristica più spiccata, grazie al contributo di personalità e grinta che riesce a dare in ogni occasione.

GIORGIO CHIELLINI

(36 anni, 107 presenze, 8 gol, Juventus): un altro traguardo raggiunto per Chiellini che, dopo il grave infortunio della scorsa stagione, è tornato ai suoi livelli. Mancini lo ha aspettato, lo ha preservato, lasciandolo a casa mentre cercava la migliore condizione e non ha avuto dubbi nel richiamarlo in occasione di questi Europei. Di sicuro, ancor oggi, il più temuto dei difensori italiani.

GIOVANNI DI LORENZO

(27 anni, 7 presenze, Napoli): cresciuto tantissimo nella sua stagione napoletana, ha anche aggiunto alle sue buone doti tecniche una certa sicurezza, che lo rendono oggi un difensore davvero completo. Una buona alternativa per Mancini, soprattutto sulla fascia.

EMERSON PALMIERI

(27 anni, 15 presenze, Chelsea): agli Europei da campione d’Europa. L’esterno dei Blues porta tra i 26, oltre alle note qualità tecniche e di spinta, l’entusiasmo della Champions appena vinta (insieme all’altro azzurro Jorginho). L’italo-brasiliano è molto più di un’alternativa.

ALESSANDRO FLORENZI

(30 anni, 43 presenze, 2 gol, Psg): lasciata la Roma, eccolo prima al Valencia e poi a Parigi con Neymar e Mbappè. Un bagaglio di esperienza di tutto rispetto per l’esterno romano, un veterano della Nazionale, inamovibile per gli ultimi ct, ancor di più per Mancini che ne ha fatto il suo terzino destro titolare.

LEONARDO SPINAZZOLA

(28 anni, 14 presenze, Roma): neppure gli infortuni hanno fermato il terzino della Roma. Di lui stupisce l’eccezionale progressione che riesce a dare alla sua azione sulla fascia, lasciando sul posto e disorientando anche gli avversari più forti. Un’arma letale a disposizione della nostra Nazionale.

RAFAEL TOLOI

(30 anni, 3 presenze, Atalanta): capitano dei bergamaschi, è stato convocato a sorpresa per questo Europeo, battendo la concorrenza di Gianluca Mancini. Esperienza, potenza atletica e intelligenza tattica nel bagaglio di un difensore che in Italia ha sempre fatto bene.

NICOLÒ BARELLA

(24 anni, 22 presenze, 5 gol, Inter): campione d’Italia, con uno scudetto vinto da protagonista. Punto fermo dell’Inter e della Nazionale, uno dei tre titolari di centrocampo. Corre, pressa, copre, riparte, confeziona assist e segna. Uno dei giocatori più completi degli ultimi anni.

BRYAN CRISTANTE

(26 anni, 11 presenze, 1 gol, Roma): Mancini lo ha convocato per la sua grande duttilità: il romanista è in grado di interpretare tutti i ruoli del centrocampo e, all’occorrenza, si sistema anche nel ruolo di difensore centrale. Un giocatore affidabile e che gioca sempre per aiutare la squadra.

JORGINHO

(29 anni, 28 presenze, 5 gol, Chelsea): il regista dei Campioni d’Europa del Chelsea ma anche della Nazionale, che sogna questo Euro2020. La speranza è che anche in azzurro possa conseguire gli stessi successi ottenuti di recente con la sua squadra di club.

MANUEL LOCATELLI

(23 anni, 10 presenze, 1 gol, Sassuolo): è stato in questa stagione uno dei solisti più ispirati dell’orchestra neroverde. Il tutto con la personalità di un veterano e la qualità di un grande giocatore. Sulla carta non è tra i tre titolari del centrocampo di Mancini, ma può diventare uno dei rincalzi più importanti.

LORENZO PELLEGRINI

(24 anni, 17 presenze, 2 gol, Roma): capitano della Roma, giovane ma già grande, come il peso delle responsabilità che porta in campo. Talento al servizio della squadra, tra i tre di centrocampo o anche qualche metro più avanti, Pellegrini è uno dei gioielli del calcio italiano. Speriamo che per lui questo sia l’Europeo della definitiva consacrazione.

MATTEO PESSINA

(24 anni, 5 presenze, 2 gol, Atalanta): ha dimostrato di saper ricoprire diversi ruoli. Nel campionato appena concluso ha dimostrato di saper stare bene sulla trequarti: Gasperini gioca spesso sulla prima punta col riferimento centrale pronto ad inserirsi senza palla e lui si trova a meraviglia in questa veste. In azzurro, via libera all’Europeo dopo l’infortunio di Sensi.

MARCO VERRATTI

(28 anni, 40 presenze, 3 gol, Psg): gioca ormai da molti anni in uno dei club migliori e più ricchi d’Europa. Trottolino inesauribile, forma con Jorginho una coppia di centrocampisti davvero ben assortita. Messosi alle spalle un infortunio, ora è pronto per ripartire.

ANDREA BELOTTI

(27 anni, 33 presenze, 12 gol, Torino): è il bomber della gestione Mancini, arriva agli Europei dopo una stagione sofferta, non una delle migliori in carriera. Voglia di riscatto e la consapevolezza di essere un uomo importante per la squadra saranno le sue motivazioni più grandi.

DOMENICO BERARDI

(26 anni, 11 presenze, 5 gol, Sassuolo): dismessi i panni di eterna promessa, il capitano del Sassuolo è ormai da tempo un ottimo giocatore, capace di colpi geniali e di gol incredibili. Per De Zerbi un giocatore irrinunciabile, per il Mancio un possibile titolare che, convocazione dopo convocazione, ha guadagnato spazio e fiducia.

FEDERICO BERNARDESCHI

(27 anni, 30 presenze, 6 gol, Juventus): in Nazionale va bene perché sa di poter sbagliare. In azzurro gioca il miglior Bernardeschi. Il talento non va messo in discussione, se azzecca la giornata giusta può diventare imprevedibile per tutte le difese.

FEDERICO CHIESA

(23 anni, 25 presenze, 1 gol, Juventus): un anno di grande crescita, assist, reti e belle prestazioni, una stagione da chiudere con il botto finale. È uno degli assi nella manica del ct, l’uomo che può spaccare le partite dall’inizio o a gara in corso. Mancini mandava in gol il papà Enrico, adesso vuole far esplodere le qualità del figlio.

CIRO IMMOBILE

(31 anni, 46 presenze, 13 gol, Lazio): arriva all’appuntamento dell’Europeo con qualche rete in meno. Per il napoletano migliorare la media-gol in Nazionale deve essere un imperativo. Anche per onorare la Scarpa d’Oro, conquistata un anno fa.

LORENZO INSIGNE

(29 anni, 41 presenze, 8 gol, Napoli): per lui questo deve essere l’Europeo della consacrazione: troppo spesso si è assistito ad un Insigne a corrente alternata. La sua condizione fisica sembra buona, così come il suo morale.

GIACOMO RASPADORI

(21 anni, 1 presenza, Sassuolo): è l’unico a non aver mai vestito la maglia della Nazionale maggiore in gare ufficiali (esordio però contro la Repubblica Ceca in amichevole), ma è tra i 26 di Roberto Mancini. Tecnica, feeling con il gol ed eccezionale rapidità, hanno convinto il ct a convocarlo in extremis. Come è successo in Spagna con il grande Paolo Rossi.